martedì 14 ottobre 2014

Allenamenti creativi - 2




[100 parole, tema carillon, osservatore esterno]
Fantastica-mente
Per la piccola Katerina era arrivata l’ora dei sogni. Prima di coricarsi, l’attendeva il fiabesco rituale.
Si accomodava sullo sgabello, mentre la madre caricava il carillon. La fanciulla dava il via con gli occhi poi si spalancava lo scrigno delle sue fantasie. Non sempre la stessa bensì un ininterrotto viaggio fantasioso, proseguendo da dove si interrompeva il giorno prima, allo scadere della sonata.
Immaginava il suo futuro da adulta, riflettendosi nella ballerina rotante del portagioie. Si vedeva volteggiare leggiadra, in melodici mille colori sonanti. Innumerevoli spasimanti l’avrebbero accompagnata in fastosi galà, nel mondo fantasticamente reale.
Sogni, insostituibili alimenti della vita.



[100 parole, tema carillon, osservatore neutro]
Stoffa scadente
Il novilunio aveva dipinto una stanza pesta ma il ladro avanzò spedito. La nebbiolina davanti alla pila era gas soporifero residuo, iniettato dal lucernario. L’altro marrano gli era incollato dietro, come un’ombra, con la testa in continua ricerca. Una pausa, sulla porta dell’immensa alcova, poi si avviarono verso la specchiera, dove spiccava un piccolo scrigno, luccicante. Qualche attimo, due sguardi e poi lo scoperchiarono.
La bambolina fosforescente, accompagnata dal terrorizzante carillon, scaraventò indietro il predone, che investì il compare come una valanga. Franarono con una tal fanfara che si svegliarono in mille, tra cani e luci.
Fuggirono, traditi dall’atavico istinto.



[100 parole, tema carillon, osservatore interno]
Renéide
La festa terminò, saziandomi di splendidi momenti. Riponendo le perle, il carillon volle aggiungere anche il suo ricordo, riportandomi all’incontro col mio René.
“Katerina, senza pari questa sera, una leggiadra farfalla danzatrice. La prego, voglia accettare questo umile dono, cosicché possa vantarmi che siete custode del mio cuore.”
Io, inesperta, rimasi muta, infuocata di giovane imbarazzo.
Scoprimmo insieme il mondo.
Vivo ancora con lui, nei ricordi e nelle mie fantastiche ipotesi di cos’altro avremmo condiviso se il destino non avesse bussato così prematuramente alla sua porta. Nessun rimpianto, continuo a collezionare ricordi per quando potrò condividerli nuovamente con lui, nell’eternità.



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