Queste oscillazioni caotiche, sono veramente caotiche ed imprevedibili come vuole la teoria o semplicemente siamo noi che non abbiamo potenza di analisi e calcolo sufficienti per dedurre regole e costanti ? Sono quasi certo che la domanda non avrà risposta utile per me, almeno per qualche prossima manciata di microsecondi. Se il fluire fosse ritmico sarebbe prevedibile e certi meccanismi nati dalla pressione della selezione naturale potrebbero essere ben diversi. Forse mi sbaglio ma l'invenzione della "batteria" e di tutte la stirpe di accumulatori consimili forse sarebbe inutile o magari avrebbero capacità ben dosate e limitate, di molto inferiori alle attuali. Gli accumulatori servono per i momenti di carestia e sono un'invenzione tanto semplice e geniale quanto diabolica per i suoi effetti dirompenti sull'ecosistema.
Forse Satana non ha colpe, ma la parola diabolica lascia quel retrogusto tannico che rende bene la vastità degli impatti negativi.
Questa osservazione sugli accumulatori nasce da un'analisi sugli sprechi in natura. Prima ancora di valutarne i pro e contro mi chiedo cosa sia spreco. Come definirlo ?
Spreco è forse un fluire di energia da un livello più positivo verso uno più negativo senza che venga assorbito e sfruttato (e convertito) da un qualche processo intermedio ? Mhhhh.... Se così fosse o tutti i processi sprecano oppure tutti non sprecano. L'energia non viene mai creata ne distrutta, fluisce sempre e semmai viene convertita la sua forma. Quindi il transito verso la massima entropia è in atto sempre, indipendentemente dai tentativi di fermarla e lo spreco complessivo è quindi totale perchè prima o poi l'universo arriverà alla sua massima entropia. Cosa succede dopo è fuori da questa analisi e non porterebbe ad alcun giovamento.
D'altronde se la massima entropia non distrugge l'energia allora non c'è alcuno spreco in nessuno dei processi intermedi, nemmeno quando bruciamo una banconota da 50 euro.
Allora lo spreco può solo essere un concetto relativo e quindi deve essere sempre valutato all'interno di un ristretto ambiente analitico con ben determinate premesse.
Fatta questa premessa vediamo se riesco a costruire una qualche baggianata.
Parliamo allora di flussi economico-finanziari e vediamo di inquadrare gli "sprechi". Asdrubale, noto imprenditore brianzolo, figlio di imprenditori, nella sua fabbrichetta ha 10 operai per costruire sedie artigianali. Li paga 10 euro all'ora netti (ovvero il dipendente infila nel portafoglio 10 euro l'ora) e tolti i costi, materie prime, luce, riscaldamento, tasse e tutto ciò che vi viene in mente, l'imprenditore guadagna 100 euro l'ora netti, ovvero 10 euro l'ora di guadagno per ogni dipendente.
Bene, ogni dipendente scambia il proprio tempo (operaio) ed alcuni dei suoi diritti "umani" (es. subordinazione) in cambio di denaro per soddisfare alcuni dei suoi bisogni, primari e non.
L'imprenditore scambia una sua "ricchezza" precedentemente accumulata e/o ereditata (investimento) ed il suo tempo (imprenditore) in cambio di una possibile maggiore ricchezza.
La natura della vita obbliga a costruire processi discreti tutto attorno a sè. Non è possibile lavorare 1 microsecondo per acquisire microdenaro per comprare ed ingerire 1 microgrammo di carboidrati, proteine, etc., così come non è possibile lavorare ininterrottamente senza dormire, etc. E' ovvio, anche se non proverò a dimostrarlo, che i processi discreti offrono una migliore efficienza grazie a fattori di riduzione dei costi dovuti alle economie di scala dei processi. Anche l'economia di scala è una bella invenzione tanto semplice quanto diabolica, ma questo post parla di sprechi, non di economie di scala.
Quindi torniamo a noi: abbiamo un dipendente che piglia 80 euro al giorno ed un imprenditore che piglia 800 euro, sempre al giorno. Entrambi sono costretti ad accumulare temporaneamente questa ricchezza, ovvero questa energia. La chiamo energia perchè il denaro non è altro che una delle tante forme di energia. Anche lui muove parecchio...
Come può sprecare denaro il dipendente ? Comprando film in DVD ? In alcolici ? In sigarette ? Nel gioco d'azzardo ? Uffa, come cavolo può sprecare i suoi soldi ? Niente di tutto questo è spreco oppure tutto è spreco. Mhhh... Forse comprando sigarette che però butta nella spazzatura senza fumarle ? mmmhhh... Regalando soldi per strada, magari ai semafori ? Comprando 10 rose al semaforo e poi regalandone solo 1 alla fidanzata ? Comprando 10 kg di pane dal fornaio, che con grande fatica li produce di notte ma mangiandone solo 1 kg e buttando gli altri 9 a concime nei campi ? Niente, non riesco a trovare uno spreco. Tutto fa parte del processo che alimenta il mondo del lavoro. Ogni spreco in realtà è utile a qualcuno. Il fornaio dei 10 kg di pane ovviamente è ben felice di vendere 9 kg di pane che finiscono buttati, così il giorno dopo ne vende altri 10 e con i guadagni può comprarsi i DVD o mandare la figlia a studiare in imprenditoria alla furboni...
E l'imprenditore ? Forse lui che ne ha di più di soldi accumulati magari riesce a sprecarli ? Mi sa che nemmeno lui riesce a fare molto. Potrebbe organizzare feste ed invitare ricchi imprenditori, in parte per divertirsi e magari in parte per fare PR e marketing per altro business. Potrebbe pagare un catering per 1000 persone ed invitarne solo 10 e buttare il resto nell'immondizia, ed i dipendenti del catering ne sarebbero felici e molto avvantaggiati (sopratutto l'imprenditore del catering), quindi anche qui non sarebbe uno spreco.
Forse lo spreco è quando facciamo del male contro un Dio e le sue leggi ? Ma bene, male e un Dio non sono economia e finanza e li lasciamo ad altri post. Rimanendo sulla terra direi quindi che non ci possono essere sprechi se non nell'unica azione legata all'accumulo.
L'accumulatore è forse il vero ed unico "spreco", in senso lato, in questi processi discreti, perchè sprecano la potenzialità dell'energia che accumulano invece che farla defluire e far girare a pieni giri il motore della vita (e dell'economia-finanza).
Chi accumula ovviamente lo fa perchè è evidente la grande utilità dell'accumulatore in questi processi discontinui. Senza accumulatori noi non saremmo vivi. Lo stesso corpo animale funziona ad accumulatori e questo principio è nato proprio dalla pressione naturale che Darwin, forse per primo, ha bene enunciato.
Proviamo a limitare la capacità degli accumulatori ? Invece di avere 1000 enormi accumulatori di denaro nel mondo potremmo averne 7 miliardi piccoli ? Paghiamo i lavoratori 20 euro all'ora invece di 10 ?
In tal caso la capacità totale sarebbe sempre circa la stessa e comunque gli attuali 1000 proprietari degli enormi accumulatori penso che non siano inclini...
Se procediamo con la forza e distribuissimo uniformemente l'energia di questi 1000 accumulatori otterremmo sicuramente un "deprezzamento" dell'energia in essi accumulata, dovuto all'altra grande legge dell'inflazione e della legge universale della domanda e dell'offerta. Avremmo una grossa perdita di efficacia dovuta ad una rivalutazione automatica della forza energetica dell'accumulato e comunque il problema non sparirebbe, verrebbe solo ridistribuito su più entità.
Niente da fare, non possiamo fare nulla. Il massimo è fare come hanno fatto sempre gli esseri viventi: lottare contro tutti per cercare di avere maggiori probabilità di sopravvivere in questo modo di risorse limitate, seppur grandi.
Tutto è esauribile e tutto quindi è destinato a salire di prezzo e destinato ad essere carente. L'unica arma è quella di attrezzarsi con buoni accumulatori belli carichi ed erogare energia alla bisogna, senza esagerare con troppa o troppo poca erogazione, anche perchè si vive una volta sola e, cosa ancora più impattante, prima o poi si muore.
Queste sono le prime baggianate: prima o poi forse ne aggiungerò altre sull'argomento...
TaiTan
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