Va bene, va bene, anche bere un bicchiere d'acqua sembra semplice e banale e invece implica un preciso coordinamento di parecchi muscoli da parte del cervello. Però bere un bicchiere d'acqua è comunque ritenuto da tutti un'operazione facilissima e senza intoppi.
Balle ! È solo l'esperienza accumulata in anni e anni di bevute che la rende semplice. I bambini piccoli si ingozzano, cade il bicchiere, si versano l'acqua addosso, etc. Col cavolo che è semplice...
E avvitare un dado su un bullone ? Cosa può andare storto ? Nulla.
E una ghiera su un tubo ? Lo stesso ? Nooooo ! Un finimondo ! In idraulica due oggetti filettati non portano mai ad un'operazione semplice e a prova di idiota come lo sono io.
Già elencare i problemi dovrebbe insospettire che Mrs sfiga è nascosta dietro lo stipite. Abbiamo lasciato casa che funzionava tutto e bene, da anni e poi ci ritroviamo di colpo con il rubinetto della lavatrice che perde acqua, quello del gas in cucina che puzza di gas, il lavello e la lavastoviglie da sostituire ovvero rifare gli allacciamenti e lo scarico.
Per fortuna che il limite della mia pazienza è alto e non mi sono lasciato abbattere dalle precedenti esperienze in idraulica "fai da me".
Già nel 2000, quando abbiamo traslocato, l'idraulica mi aveva perseguitato. Ricordo ancora i tentativi di collegare la presa d'acqua del wc, durato un paio di giorni, oppure il posizionamento del lavabo, per il quale sono stato costretto a rifare 3 volte per azzeccare l'altezza giusta che andasse bene per lo scarico, il carico, le zanche, i vecchi fori e balle varie. Anche il bidet si era messo contro, così come lo scarico a muro plurisiliconato (altro che PIP).
Pensavo di riuscire un giorno a dimenticare quei tentativi di addomesticare la canapa e il silicone, ma invece vedo che continuano a perseguitarmi...
Tutto è iniziato con la lavatrice. Visto che ce ne stavamo andando per qualche settimana, perché non chiudere il rubinetto per sicurezza ? Errore gravissimo. Non toccare mai ciò che funziona !
Plik, plik, plik, plik... Goccia ! Ovviamente non subito, ma solo dopo essere usciti di casa ! Lago...
La sera che sono tornato ho cercato tra gli scatoloni dei vecchi pezzi ed ho trovato un rubinetto a 3 vie. Uno per il collegamento a muro, uno per la lavatrice ed uno... Da chiudere con un tappo. Bene, 3 avvitamenti, ognuno con canapa e silicone. Stringi, stringi, stringi, apri acqua e....
Plik, plik, plik, plik... Goccia !
Dal tappo femmina in ferro zincato, grande come un mostro, scende una goccina.
Provo di nuovo a stringere di piú, al massimo della mia forza. Riesco a fare ancora un mezzo giro.
Pl.. Evviva, non gocciola più. Però così il rubinetto è sottosopra e l'allacciamento alla lavatrice con il suo acqua stop non va bene. Intanto non perde e visto che non devo usare la lavatrice lascio tutto così. La prossima volta che torno per collegare la cucina, andrò a Leroy e prenderò anche un diverso rubinetto...
Tai vs idraulica 1-2
Per il gas non ho pezzi in casa, quindi chiudo il rubinetto principale per sicurezza... Unico problema: non funzionerà la caldaia, che avevo programmato per mantenere una temperatura minima... Vabbè
Dopo un paio di settimane sono tornato, pronto per sistemare tutto. In casa ci sono 10 gradi e per il primo giorno avevo programmato anche l'intervento di manutenzione annuale della caldaia. Il tecnico è passato, ha sistemato tutto, compresa una piccola perdita d'acqua da una guarnizione...
Nel mentre mi ero fatto l'elenco del materiale da acquistare al Leroy. Rubinetto per lavatrice, rubinetto per gas. Per lo scarico del lavandino e per gli attacchi lavastoviglie e miscelatore invece avevo già tutto, in parte smontando dal vecchio lavello ed in parte come pezzi sfusi in vecchi scatoloni...
Pronti, partenza, via !
Inizio con il lavello. Il sifone in dotazione con il nuovo lavello non ha possibilità di essere ispezionato. Decido di montare uno che avevo in casa, il classico con la boccia svitabile per la pulizia dei detriti. Avvito tutto, non serve canapa o slicone, sono ghiere di plastica e guarinizioni. Per lo scarico gioco con qualche curva e poi riesco a trovare la sequenza giusta che mi permette di collegare tutto. Evviva. Provo a far scendere un secchio d'acqua e non sembra perdere.
Passo quindi agli attacchi delle mandate. Per acqua calda mi basta un tubo flessibile prolunga, del vecchio lavello. Per quella fredda devo interporre un rubinetto per la lavastoviglie. Silicono, canapo, stringo e poi faccio aprire l'acqua.
Plik, plik, plik, plik... Goccia !
Stringi stringi stringi
Plik, plik, plik, plik... Goccia !
Stringi stringi stringi
Pl.. non goccia piú !
Se avessi avuto una chiave dinamometrica sarebbe sicuramente andata fuori scala
Passo alla lavatrice
Cambio il rubinetto e metto quello nuovo, convinto che il problema fosse dovuto al pezzo "vecchiotto".
Avvita, stringi, stringi...
Plik, plik, plik, plik... Un fiume, chiudi chiudi chiudi nuovamente l'acqua...
Stringi stringi stringi
Plik, plik, plik, plik... Goccia !
Stringi stringi stringi
Plik, plik, plik, plik... Goccia !
Più di così non riuscivi a stringere ! Panico !
La perdita era non tra il rubinetto ed il tubo nel muro ma a metá del rubinetto stesso, come se fosse difettoso... Stringo meglio un dado intermedio simil-tappo che c'era dietro e la perdita si ferma. Evviva
Passo allora a collegare il tubo della lavatrice e...
Aarrrggghhh... È di una dimensione diversa ! Il tubo è più grosso... Noooooooo...
Non ho in casa degli adattatori, ma sono sicuro che esistono e quindi lo prenderò al Leroy, tanto devo ritornarci il giorno seguente...
Al Leroy l'adattatore non c'era, cosí ho preso un nuovo rubinetto, questa volta della dimensione giusta. Nel frattempo chiedo pietà al commesso e mi faccio dare qualche dritta su tutte ste perdite. Scopro che esiste un comodissimo nastro teflon al posto della canapa e silicone e lo prendo, sicuro che con questo nastro non ci saranno più problemi.
Torno a casa e cambio il rubinetto. Smonta, rimonta, avvita, stringi e apri l'acqua...
Un fiume d'acqua esce dal muro. Chiudi chiudi chiudi
Stringi stringi stringi
Plik, plik, plik, plik... Fiume !
Non posso stringere più di così e il teflon l'ho messo... Sob
Pensa, ripensa, provo a togliere il rubinetto e a interporre un manicotto prolunga, pensando che il filetto del tubo nel muro fosse troppo corto e con passo troppo diverso da quello cromato del rubinetto. Avvito il manicotto e poi ancora il rubinetto. Apro l'acqua...
Plik, plik, plik, plik... Goccia !
Stringi stringi stringi
Pl.. Non goccia più, evviva.
Avvito il tubo della lavatrice e non perde. Ok, è finita...
Avevo la divisa della croce da lavare, quale miglior prova ? Metto la divisa e faccio partire la lavatrice. Parte, fiuuuu...
Dopo 3 minuti: bip bip bip...
Un messaggio sul display: rubinetto chiuso ?
Nooooooo! Eppure il rubinetto era aperto e vedevo scendere acqua... Sob
Provo a svitare il tubo per vedere se è ostruito da calcare. Svito da entrambi i lati e rimuovo anche la griglietta metallica che filtra. Rimonto e rilancio...
Bip bip bip...
Apro la vaschetta del detersivo e spero che sia per la montagna di detersivo vecchio, che rimuovo. Rilanciando non fa più bip, ma mi sa che tornerà a perseguitarmi...
Torno a ricontrollare il lavello per essere certo: plik, goccia ! Noooooooo!
Decido di sostituire il rubinetto vecchio della lavastoviglie con uno nuovo e cambio anche la canapa con il teflon.
Rimonto il tutto e...
Plik, plik, plik, plik... Goccia !
Stringi stringi stringi
Pl.. Non goccia più, evviva.
Riprovo lo scarico, riempiendo tutta la vasca e non ci sono perdite, è quasi finita. Dovrei cambiare il rubinetto del gas, ma in due giorni che sono in casa non ho più sentito odore di gas, quindi meglio non toccare.
Nel frattempo la caldaia va in blocco, nonostante il tecnico passato per la manutenzione. È tornato un secondo tecnico, che ha ricambiato un paio di guarnizioni che il primo tecnico aveva cambiato ma rotto nello stringere. Mi dice che è tutto sistemato.
Prima di portar via tutti i miei attrezzi, ricontrollo sotto il lavello: gocce sul fondo, nooooooooooo...
Controllo da dove scende la goccia, ma non scende da nessun tubo, sono tutti asciutti!
Verifico meglio e vedo una perdita dal troppo pieno, in cima, dove il tubo si avvita al lavello
Uffa, smonto e verifico la guarnizione, sembra rigata, così la cambio con una identica che avevo. Rimonto il tutto e riprovo spruzzando acqua nel troppo pieno. Non perde più. Pulisco il fondo del lavello, chiudo tutto, metto via tutti i miei attrezzi e finalmente mi lavo le mani, è finita.
Prima di riempire la cucina riguardo sotto il lavello
Noooooo, ancora gocce!
Controllo e questa volta dalla guarnizione del comando di chiusura del sifone, sembra avvitato male... Svito, centro e riavvito
Provo e riprovo, e non scende più nulla. È fatta, ho veramente terminato.
Sistemo tutto e rimonto i cestelli del sottolavello, inserendo le 4 pattumiere.
Chiudo e...
Non si chiude! La boccia che ho usato picchia contro le pattumiere!
Non ci posso credere, devo montare per forza il sifone originale. Smonta la boccia, monta il sifone, cambiando ovviamente le giunture degli scarichi.
Stavolta le pattumiere passano.
Chiudo e provo a scaricare acqua. Solo un paio di gocce, ma stringendo meglio una ghiera sono sparite anche quelle.
Nel frattempo la caldaia si blocca ancora, ma di sabato i tecnici non lavorano...
Il giorno dopo non perdeva nulla e siamo partiti distrutti, soddisfatti di non aver ceduto ma sopratutto consapevoli di non capire un tubo !
Spero solo che il gas non stia perdendo...
Tai
mercoledì 13 marzo 2013
mercoledì 6 marzo 2013
Accumulatori
Sarà tutta colpa delle fluttuazioni quantistiche ?
Queste oscillazioni caotiche, sono veramente caotiche ed imprevedibili come vuole la teoria o semplicemente siamo noi che non abbiamo potenza di analisi e calcolo sufficienti per dedurre regole e costanti ? Sono quasi certo che la domanda non avrà risposta utile per me, almeno per qualche prossima manciata di microsecondi. Se il fluire fosse ritmico sarebbe prevedibile e certi meccanismi nati dalla pressione della selezione naturale potrebbero essere ben diversi. Forse mi sbaglio ma l'invenzione della "batteria" e di tutte la stirpe di accumulatori consimili forse sarebbe inutile o magari avrebbero capacità ben dosate e limitate, di molto inferiori alle attuali. Gli accumulatori servono per i momenti di carestia e sono un'invenzione tanto semplice e geniale quanto diabolica per i suoi effetti dirompenti sull'ecosistema.
Forse Satana non ha colpe, ma la parola diabolica lascia quel retrogusto tannico che rende bene la vastità degli impatti negativi.
Questa osservazione sugli accumulatori nasce da un'analisi sugli sprechi in natura. Prima ancora di valutarne i pro e contro mi chiedo cosa sia spreco. Come definirlo ?
Spreco è forse un fluire di energia da un livello più positivo verso uno più negativo senza che venga assorbito e sfruttato (e convertito) da un qualche processo intermedio ? Mhhhh.... Se così fosse o tutti i processi sprecano oppure tutti non sprecano. L'energia non viene mai creata ne distrutta, fluisce sempre e semmai viene convertita la sua forma. Quindi il transito verso la massima entropia è in atto sempre, indipendentemente dai tentativi di fermarla e lo spreco complessivo è quindi totale perchè prima o poi l'universo arriverà alla sua massima entropia. Cosa succede dopo è fuori da questa analisi e non porterebbe ad alcun giovamento.
D'altronde se la massima entropia non distrugge l'energia allora non c'è alcuno spreco in nessuno dei processi intermedi, nemmeno quando bruciamo una banconota da 50 euro.
Allora lo spreco può solo essere un concetto relativo e quindi deve essere sempre valutato all'interno di un ristretto ambiente analitico con ben determinate premesse.
Fatta questa premessa vediamo se riesco a costruire una qualche baggianata.
Parliamo allora di flussi economico-finanziari e vediamo di inquadrare gli "sprechi". Asdrubale, noto imprenditore brianzolo, figlio di imprenditori, nella sua fabbrichetta ha 10 operai per costruire sedie artigianali. Li paga 10 euro all'ora netti (ovvero il dipendente infila nel portafoglio 10 euro l'ora) e tolti i costi, materie prime, luce, riscaldamento, tasse e tutto ciò che vi viene in mente, l'imprenditore guadagna 100 euro l'ora netti, ovvero 10 euro l'ora di guadagno per ogni dipendente.
Bene, ogni dipendente scambia il proprio tempo (operaio) ed alcuni dei suoi diritti "umani" (es. subordinazione) in cambio di denaro per soddisfare alcuni dei suoi bisogni, primari e non.
L'imprenditore scambia una sua "ricchezza" precedentemente accumulata e/o ereditata (investimento) ed il suo tempo (imprenditore) in cambio di una possibile maggiore ricchezza.
La natura della vita obbliga a costruire processi discreti tutto attorno a sè. Non è possibile lavorare 1 microsecondo per acquisire microdenaro per comprare ed ingerire 1 microgrammo di carboidrati, proteine, etc., così come non è possibile lavorare ininterrottamente senza dormire, etc. E' ovvio, anche se non proverò a dimostrarlo, che i processi discreti offrono una migliore efficienza grazie a fattori di riduzione dei costi dovuti alle economie di scala dei processi. Anche l'economia di scala è una bella invenzione tanto semplice quanto diabolica, ma questo post parla di sprechi, non di economie di scala.
Quindi torniamo a noi: abbiamo un dipendente che piglia 80 euro al giorno ed un imprenditore che piglia 800 euro, sempre al giorno. Entrambi sono costretti ad accumulare temporaneamente questa ricchezza, ovvero questa energia. La chiamo energia perchè il denaro non è altro che una delle tante forme di energia. Anche lui muove parecchio...
Come può sprecare denaro il dipendente ? Comprando film in DVD ? In alcolici ? In sigarette ? Nel gioco d'azzardo ? Uffa, come cavolo può sprecare i suoi soldi ? Niente di tutto questo è spreco oppure tutto è spreco. Mhhh... Forse comprando sigarette che però butta nella spazzatura senza fumarle ? mmmhhh... Regalando soldi per strada, magari ai semafori ? Comprando 10 rose al semaforo e poi regalandone solo 1 alla fidanzata ? Comprando 10 kg di pane dal fornaio, che con grande fatica li produce di notte ma mangiandone solo 1 kg e buttando gli altri 9 a concime nei campi ? Niente, non riesco a trovare uno spreco. Tutto fa parte del processo che alimenta il mondo del lavoro. Ogni spreco in realtà è utile a qualcuno. Il fornaio dei 10 kg di pane ovviamente è ben felice di vendere 9 kg di pane che finiscono buttati, così il giorno dopo ne vende altri 10 e con i guadagni può comprarsi i DVD o mandare la figlia a studiare in imprenditoria alla furboni...
E l'imprenditore ? Forse lui che ne ha di più di soldi accumulati magari riesce a sprecarli ? Mi sa che nemmeno lui riesce a fare molto. Potrebbe organizzare feste ed invitare ricchi imprenditori, in parte per divertirsi e magari in parte per fare PR e marketing per altro business. Potrebbe pagare un catering per 1000 persone ed invitarne solo 10 e buttare il resto nell'immondizia, ed i dipendenti del catering ne sarebbero felici e molto avvantaggiati (sopratutto l'imprenditore del catering), quindi anche qui non sarebbe uno spreco.
Forse lo spreco è quando facciamo del male contro un Dio e le sue leggi ? Ma bene, male e un Dio non sono economia e finanza e li lasciamo ad altri post. Rimanendo sulla terra direi quindi che non ci possono essere sprechi se non nell'unica azione legata all'accumulo.
L'accumulatore è forse il vero ed unico "spreco", in senso lato, in questi processi discreti, perchè sprecano la potenzialità dell'energia che accumulano invece che farla defluire e far girare a pieni giri il motore della vita (e dell'economia-finanza).
Chi accumula ovviamente lo fa perchè è evidente la grande utilità dell'accumulatore in questi processi discontinui. Senza accumulatori noi non saremmo vivi. Lo stesso corpo animale funziona ad accumulatori e questo principio è nato proprio dalla pressione naturale che Darwin, forse per primo, ha bene enunciato.
Proviamo a limitare la capacità degli accumulatori ? Invece di avere 1000 enormi accumulatori di denaro nel mondo potremmo averne 7 miliardi piccoli ? Paghiamo i lavoratori 20 euro all'ora invece di 10 ?
In tal caso la capacità totale sarebbe sempre circa la stessa e comunque gli attuali 1000 proprietari degli enormi accumulatori penso che non siano inclini...
Se procediamo con la forza e distribuissimo uniformemente l'energia di questi 1000 accumulatori otterremmo sicuramente un "deprezzamento" dell'energia in essi accumulata, dovuto all'altra grande legge dell'inflazione e della legge universale della domanda e dell'offerta. Avremmo una grossa perdita di efficacia dovuta ad una rivalutazione automatica della forza energetica dell'accumulato e comunque il problema non sparirebbe, verrebbe solo ridistribuito su più entità.
Niente da fare, non possiamo fare nulla. Il massimo è fare come hanno fatto sempre gli esseri viventi: lottare contro tutti per cercare di avere maggiori probabilità di sopravvivere in questo modo di risorse limitate, seppur grandi.
Tutto è esauribile e tutto quindi è destinato a salire di prezzo e destinato ad essere carente. L'unica arma è quella di attrezzarsi con buoni accumulatori belli carichi ed erogare energia alla bisogna, senza esagerare con troppa o troppo poca erogazione, anche perchè si vive una volta sola e, cosa ancora più impattante, prima o poi si muore.
Queste sono le prime baggianate: prima o poi forse ne aggiungerò altre sull'argomento...
TaiTan
Queste oscillazioni caotiche, sono veramente caotiche ed imprevedibili come vuole la teoria o semplicemente siamo noi che non abbiamo potenza di analisi e calcolo sufficienti per dedurre regole e costanti ? Sono quasi certo che la domanda non avrà risposta utile per me, almeno per qualche prossima manciata di microsecondi. Se il fluire fosse ritmico sarebbe prevedibile e certi meccanismi nati dalla pressione della selezione naturale potrebbero essere ben diversi. Forse mi sbaglio ma l'invenzione della "batteria" e di tutte la stirpe di accumulatori consimili forse sarebbe inutile o magari avrebbero capacità ben dosate e limitate, di molto inferiori alle attuali. Gli accumulatori servono per i momenti di carestia e sono un'invenzione tanto semplice e geniale quanto diabolica per i suoi effetti dirompenti sull'ecosistema.
Forse Satana non ha colpe, ma la parola diabolica lascia quel retrogusto tannico che rende bene la vastità degli impatti negativi.
Questa osservazione sugli accumulatori nasce da un'analisi sugli sprechi in natura. Prima ancora di valutarne i pro e contro mi chiedo cosa sia spreco. Come definirlo ?
Spreco è forse un fluire di energia da un livello più positivo verso uno più negativo senza che venga assorbito e sfruttato (e convertito) da un qualche processo intermedio ? Mhhhh.... Se così fosse o tutti i processi sprecano oppure tutti non sprecano. L'energia non viene mai creata ne distrutta, fluisce sempre e semmai viene convertita la sua forma. Quindi il transito verso la massima entropia è in atto sempre, indipendentemente dai tentativi di fermarla e lo spreco complessivo è quindi totale perchè prima o poi l'universo arriverà alla sua massima entropia. Cosa succede dopo è fuori da questa analisi e non porterebbe ad alcun giovamento.
D'altronde se la massima entropia non distrugge l'energia allora non c'è alcuno spreco in nessuno dei processi intermedi, nemmeno quando bruciamo una banconota da 50 euro.
Allora lo spreco può solo essere un concetto relativo e quindi deve essere sempre valutato all'interno di un ristretto ambiente analitico con ben determinate premesse.
Fatta questa premessa vediamo se riesco a costruire una qualche baggianata.
Parliamo allora di flussi economico-finanziari e vediamo di inquadrare gli "sprechi". Asdrubale, noto imprenditore brianzolo, figlio di imprenditori, nella sua fabbrichetta ha 10 operai per costruire sedie artigianali. Li paga 10 euro all'ora netti (ovvero il dipendente infila nel portafoglio 10 euro l'ora) e tolti i costi, materie prime, luce, riscaldamento, tasse e tutto ciò che vi viene in mente, l'imprenditore guadagna 100 euro l'ora netti, ovvero 10 euro l'ora di guadagno per ogni dipendente.
Bene, ogni dipendente scambia il proprio tempo (operaio) ed alcuni dei suoi diritti "umani" (es. subordinazione) in cambio di denaro per soddisfare alcuni dei suoi bisogni, primari e non.
L'imprenditore scambia una sua "ricchezza" precedentemente accumulata e/o ereditata (investimento) ed il suo tempo (imprenditore) in cambio di una possibile maggiore ricchezza.
La natura della vita obbliga a costruire processi discreti tutto attorno a sè. Non è possibile lavorare 1 microsecondo per acquisire microdenaro per comprare ed ingerire 1 microgrammo di carboidrati, proteine, etc., così come non è possibile lavorare ininterrottamente senza dormire, etc. E' ovvio, anche se non proverò a dimostrarlo, che i processi discreti offrono una migliore efficienza grazie a fattori di riduzione dei costi dovuti alle economie di scala dei processi. Anche l'economia di scala è una bella invenzione tanto semplice quanto diabolica, ma questo post parla di sprechi, non di economie di scala.
Quindi torniamo a noi: abbiamo un dipendente che piglia 80 euro al giorno ed un imprenditore che piglia 800 euro, sempre al giorno. Entrambi sono costretti ad accumulare temporaneamente questa ricchezza, ovvero questa energia. La chiamo energia perchè il denaro non è altro che una delle tante forme di energia. Anche lui muove parecchio...
Come può sprecare denaro il dipendente ? Comprando film in DVD ? In alcolici ? In sigarette ? Nel gioco d'azzardo ? Uffa, come cavolo può sprecare i suoi soldi ? Niente di tutto questo è spreco oppure tutto è spreco. Mhhh... Forse comprando sigarette che però butta nella spazzatura senza fumarle ? mmmhhh... Regalando soldi per strada, magari ai semafori ? Comprando 10 rose al semaforo e poi regalandone solo 1 alla fidanzata ? Comprando 10 kg di pane dal fornaio, che con grande fatica li produce di notte ma mangiandone solo 1 kg e buttando gli altri 9 a concime nei campi ? Niente, non riesco a trovare uno spreco. Tutto fa parte del processo che alimenta il mondo del lavoro. Ogni spreco in realtà è utile a qualcuno. Il fornaio dei 10 kg di pane ovviamente è ben felice di vendere 9 kg di pane che finiscono buttati, così il giorno dopo ne vende altri 10 e con i guadagni può comprarsi i DVD o mandare la figlia a studiare in imprenditoria alla furboni...
E l'imprenditore ? Forse lui che ne ha di più di soldi accumulati magari riesce a sprecarli ? Mi sa che nemmeno lui riesce a fare molto. Potrebbe organizzare feste ed invitare ricchi imprenditori, in parte per divertirsi e magari in parte per fare PR e marketing per altro business. Potrebbe pagare un catering per 1000 persone ed invitarne solo 10 e buttare il resto nell'immondizia, ed i dipendenti del catering ne sarebbero felici e molto avvantaggiati (sopratutto l'imprenditore del catering), quindi anche qui non sarebbe uno spreco.
Forse lo spreco è quando facciamo del male contro un Dio e le sue leggi ? Ma bene, male e un Dio non sono economia e finanza e li lasciamo ad altri post. Rimanendo sulla terra direi quindi che non ci possono essere sprechi se non nell'unica azione legata all'accumulo.
L'accumulatore è forse il vero ed unico "spreco", in senso lato, in questi processi discreti, perchè sprecano la potenzialità dell'energia che accumulano invece che farla defluire e far girare a pieni giri il motore della vita (e dell'economia-finanza).
Chi accumula ovviamente lo fa perchè è evidente la grande utilità dell'accumulatore in questi processi discontinui. Senza accumulatori noi non saremmo vivi. Lo stesso corpo animale funziona ad accumulatori e questo principio è nato proprio dalla pressione naturale che Darwin, forse per primo, ha bene enunciato.
Proviamo a limitare la capacità degli accumulatori ? Invece di avere 1000 enormi accumulatori di denaro nel mondo potremmo averne 7 miliardi piccoli ? Paghiamo i lavoratori 20 euro all'ora invece di 10 ?
In tal caso la capacità totale sarebbe sempre circa la stessa e comunque gli attuali 1000 proprietari degli enormi accumulatori penso che non siano inclini...
Se procediamo con la forza e distribuissimo uniformemente l'energia di questi 1000 accumulatori otterremmo sicuramente un "deprezzamento" dell'energia in essi accumulata, dovuto all'altra grande legge dell'inflazione e della legge universale della domanda e dell'offerta. Avremmo una grossa perdita di efficacia dovuta ad una rivalutazione automatica della forza energetica dell'accumulato e comunque il problema non sparirebbe, verrebbe solo ridistribuito su più entità.
Niente da fare, non possiamo fare nulla. Il massimo è fare come hanno fatto sempre gli esseri viventi: lottare contro tutti per cercare di avere maggiori probabilità di sopravvivere in questo modo di risorse limitate, seppur grandi.
Tutto è esauribile e tutto quindi è destinato a salire di prezzo e destinato ad essere carente. L'unica arma è quella di attrezzarsi con buoni accumulatori belli carichi ed erogare energia alla bisogna, senza esagerare con troppa o troppo poca erogazione, anche perchè si vive una volta sola e, cosa ancora più impattante, prima o poi si muore.
Queste sono le prime baggianate: prima o poi forse ne aggiungerò altre sull'argomento...
TaiTan
sabato 2 marzo 2013
Triario 2-3-13
Triario di viaggio
Datastrale 2-3-13 (-14 ovvero ho perso il conto...)
Forse è una luce ? Si, si, in fondo al tunnel: è una luce ?
Se è una luce è molto distante o molto fioca. Però potrebbe anche essere...
Facciamo qualche conto e vediamo se può essere veramente la fine del tunnel.
Dopo un mese posso stimare di aver rubato ai rovi alieni circa il 40% del territorio "puro alieno", quello impressionante ma veloce. Il rimanente 60% è zona difficile, quella occupata sia dai rovi alieni che dai barbalberi mutanti e le armi a mia disposizione sono poco efficaci. Se uso Rudra riesco a sbrindellare i barbalberi ma vengo fermato dai rovi sulle mani. Se uso lama 2tg curva vengo fermato dai barbalberi, troppo grossi per la lama. Se uso la nuova arma mix, ovvero una mini-Rudra al posto della 2tg riesco ad uccidere tutto, ma divento stradiladilentissimo e comunque l'inclinazione del tagliente rispetto all'impugnatura è controproducente ed anch'essa poco efficace. Per guadagnare terreno devo armeggiare con molta pazienza con la 2tg curva e finire di tranciare con la strangolatrincia piccola. Una lentezza...
Teoricamente ne avrei quindi per un altro paio di mesi, se sono fortunato.
Poi la luce ? No, non è finita.
Poi c'è l'edera mandragola da uccidere, quella che soffoca le piante amiche. Oggi ho provato con la strangolatrincia grossa su alcune piante. Mediamente le mandragole sono grosse 5/6 cm di diametro, ed è molto faticoso ucciderle. Ce ne sono alcune grossissime, anche 12/15 cm e per quelle solo Rudra può risolvere...
Stimerei grossomodo circa 30', compreso di avvicinamento e fuga. Le piante con l'edera mandragola saranno circa il 3%, quindi equivalente a circa 1' di impegno sul 100% della popolazione.
Poi ci sono sempre i barbalberi mutanti da recuperare con Rudra, scala, strangolatrincia grossa e piccola. Per questo recupero stimerei circa 1h, compreso lo squoiamento dei mutanti atterrati, ma senza la loro rimozione e pulizia dei resti, che è un lavoro a parte. Sia che si tritino sul posto sia che si spostino e si smaltiscano altrove direi altri 30'. I barbalberi da recuperare sono circa il 10%, quindi il tempo equivalente é di circa 9' di impegno sul 100% della popolazione.
Poi ci sono da strangolatrinciare i barbalberi che sono adesso in produzione di bombe arancio, che sono quasi 1/10. Calcolando circa 15' a barbalbero, arriviamo a circa altri 2' sul 100% della popolazione.
Rimozione manuale dei rovi alieni dai barbalberi "recuperabili" sono circa 1h. Stimo che siano circa 1/10' quindi altri 6' sull'intera popolazione.
Posizionamento rete anti-legor librivori su ogni tronco vivo, circa 30'. I tronchi da proteggere sono circa 1/5, perché gli altri 4/5 non sono per loro commestibili. I più attaccati sono meli e ciliegi perché gradiscono moltissimo la loro la corteccia "tenera". Riferito all'intera popolazione l'impegno é quindi di circa 6'
Escludiamo dal conteggio dettagliato quei lavori una tantum di consolidamento delle trincee: paline indicatrici, numeratori piazzole, pali e corde corrimano, recupero e posizionamento materiali, etc. Saranno 200h ? Facciamo un mesetto, giusto per arrotondare per difetto.
Vediamo quindi di sommare quanto stimato:
Un paio di mesi per lo sterminio totale dei rovi alieni.
Un mesetto per i lavori una-tantum
24' di lavori vari per ogni albero. Arrotondiamo a 30' per sicurezza...
Sembrerebbe la luce e poi la fine del tunnel...
Ma una domanda dovrebbe emergere più di tutte: quanti alberi ci sono ?
Gia, è importante, perché 30' sono pochi se anche gli alberi sono pochi...
Stabiliamo:
n = numero di alberi
t = 30' lavoro per singolo albero
sr = 2 mesi di sterminio dei rovi
ut = 1 mese lavori una tantum
dtun = durata del tunnel
Abbiamo quindi:
dtun = n * t + sr + ut
Purtroppo la luce che sembrava una luce non é LA luce...
Sarà solo un riflesso immaginario, perché n=2400 e quindi dtun > 8 mesi !!!
... e non ho nemmeno contato l'orto e la raccolta dei frutti...
Taitan
Datastrale 2-3-13 (-14 ovvero ho perso il conto...)
Forse è una luce ? Si, si, in fondo al tunnel: è una luce ?
Se è una luce è molto distante o molto fioca. Però potrebbe anche essere...
Facciamo qualche conto e vediamo se può essere veramente la fine del tunnel.
Dopo un mese posso stimare di aver rubato ai rovi alieni circa il 40% del territorio "puro alieno", quello impressionante ma veloce. Il rimanente 60% è zona difficile, quella occupata sia dai rovi alieni che dai barbalberi mutanti e le armi a mia disposizione sono poco efficaci. Se uso Rudra riesco a sbrindellare i barbalberi ma vengo fermato dai rovi sulle mani. Se uso lama 2tg curva vengo fermato dai barbalberi, troppo grossi per la lama. Se uso la nuova arma mix, ovvero una mini-Rudra al posto della 2tg riesco ad uccidere tutto, ma divento stradiladilentissimo e comunque l'inclinazione del tagliente rispetto all'impugnatura è controproducente ed anch'essa poco efficace. Per guadagnare terreno devo armeggiare con molta pazienza con la 2tg curva e finire di tranciare con la strangolatrincia piccola. Una lentezza...
Teoricamente ne avrei quindi per un altro paio di mesi, se sono fortunato.
Poi la luce ? No, non è finita.
Poi c'è l'edera mandragola da uccidere, quella che soffoca le piante amiche. Oggi ho provato con la strangolatrincia grossa su alcune piante. Mediamente le mandragole sono grosse 5/6 cm di diametro, ed è molto faticoso ucciderle. Ce ne sono alcune grossissime, anche 12/15 cm e per quelle solo Rudra può risolvere...
Stimerei grossomodo circa 30', compreso di avvicinamento e fuga. Le piante con l'edera mandragola saranno circa il 3%, quindi equivalente a circa 1' di impegno sul 100% della popolazione.
Poi ci sono sempre i barbalberi mutanti da recuperare con Rudra, scala, strangolatrincia grossa e piccola. Per questo recupero stimerei circa 1h, compreso lo squoiamento dei mutanti atterrati, ma senza la loro rimozione e pulizia dei resti, che è un lavoro a parte. Sia che si tritino sul posto sia che si spostino e si smaltiscano altrove direi altri 30'. I barbalberi da recuperare sono circa il 10%, quindi il tempo equivalente é di circa 9' di impegno sul 100% della popolazione.
Poi ci sono da strangolatrinciare i barbalberi che sono adesso in produzione di bombe arancio, che sono quasi 1/10. Calcolando circa 15' a barbalbero, arriviamo a circa altri 2' sul 100% della popolazione.
Rimozione manuale dei rovi alieni dai barbalberi "recuperabili" sono circa 1h. Stimo che siano circa 1/10' quindi altri 6' sull'intera popolazione.
Posizionamento rete anti-legor librivori su ogni tronco vivo, circa 30'. I tronchi da proteggere sono circa 1/5, perché gli altri 4/5 non sono per loro commestibili. I più attaccati sono meli e ciliegi perché gradiscono moltissimo la loro la corteccia "tenera". Riferito all'intera popolazione l'impegno é quindi di circa 6'
Escludiamo dal conteggio dettagliato quei lavori una tantum di consolidamento delle trincee: paline indicatrici, numeratori piazzole, pali e corde corrimano, recupero e posizionamento materiali, etc. Saranno 200h ? Facciamo un mesetto, giusto per arrotondare per difetto.
Vediamo quindi di sommare quanto stimato:
Un paio di mesi per lo sterminio totale dei rovi alieni.
Un mesetto per i lavori una-tantum
24' di lavori vari per ogni albero. Arrotondiamo a 30' per sicurezza...
Sembrerebbe la luce e poi la fine del tunnel...
Ma una domanda dovrebbe emergere più di tutte: quanti alberi ci sono ?
Gia, è importante, perché 30' sono pochi se anche gli alberi sono pochi...
Stabiliamo:
n = numero di alberi
t = 30' lavoro per singolo albero
sr = 2 mesi di sterminio dei rovi
ut = 1 mese lavori una tantum
dtun = durata del tunnel
Abbiamo quindi:
dtun = n * t + sr + ut
Purtroppo la luce che sembrava una luce non é LA luce...
Sarà solo un riflesso immaginario, perché n=2400 e quindi dtun > 8 mesi !!!
... e non ho nemmeno contato l'orto e la raccolta dei frutti...
Taitan
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