sabato 8 febbraio 2014

Armadilla!

Correvo a piedi scalzi nella notte, inseguendo un criminale ricercato da mezzo mondo, con una pistola puntata nel buio. Attimi di adrenalina e acido lattico, un mix di droghe potentissime per il cervello, ormai sempre piú annebbiato. Le gambe avrebbero retto ancora pochi minuti, il fiato solo pochi istanti. Finalmente ecco la semiombra umana sul fondo del prato. Pronto a prendere la mira, tra un passo e l'altro ma a sperare piú nella fortuna che non nella bravura. Ancora qualche secondo.
Driiin drin!
Driiin drin?
Cosa ci fa un telefono che suona in fondo ad un prato, di notte, durante un inseguimento armato?
Ahhhh, il criminale non era altro che la pizza superfarcita della sera prima, che si faceva sentire a suo modo... Fiuuuuuuu, non devo uccidere nessuno, non c'è nessun criminale, era solo un sogno.

A colazione parliamo di un altro sogno, andare a vivere all'estero. Ci accompagna ormai da anni e da quando siamo tornati dalla Sicilia ci siamo resi conto che i "piccoli" problemi da risolvere sono in realta dei macigni. Chen, il nostro fantastico geriatrico tibetan terrier, e i nonni, il cui futuro ci auguriamo sia pieno di gioia e di assistenza "ridotta". Anche il pesce pagliaccio fa parte di uno dei piccoli problemi, visto che l'highlander non ne vuole sapere di raggiungere i parenti, nonostant i suoi almeno 15 anni di vita acquatica con noi.
Ci viene allora un'ispirazione per un compromesso: prendiamo un camper o una roulotte e ce ne andiamo qualche mese a sondare il terreno nei paesi "papabili" a portata di auto, alias Turchia e isole greche per iniziare. Cominciamo ad elencare pro e contro di questa nuova avventura, ma troviamo solo i pro, quindi partiamo alla grande ad esaminare offerte, mercati, fino a decidere di fare un salto dal rivenditore vicino, con gia l'Idea della roulotte, che ci garantisce maggior libertà di spostamento in loco rispetto al camper. Visioniamo alcuni usati ed altri nuovi, anche camper, giusto per non farci mancare qualche altra opzione. Ormai il vaso è sgretolato, non solo aperto. Parte cosi un'indagine di mercato di tutto rispetto ed andiamo a visionare quasi tutto il campionario lombardo.
Troppo piccola, troppo grande, troppo costosa, troppo sbagliata... Poco funzionale, poco maneggevole, poco capiente, poco rifinita, poco resistente...
Le mappe degli arredi si susseguono in un tetris di forme, alcune trite e ritrite, altre stravaganti ed impossibili.
A fine indagine arriva il colpo di scena: ne abbiamo viste talmente tante che facciamo fatica a ricordare e capiamo subito che i ricordi si miscelano spaventosamente, creando delle rappresentazioni di modelli mai visti.
Ci focalizziamo allora sui 2 o 3 modelli realmente papabili, filtrando ed eliminando tutte le altre. Di quelle rimaste, alla fine, abbiamo dei dubbi su come era fatta una delle prime visionate, che avevamo sempre tentuto come termine di paragone quando avevamo valutato le altre. Non c'è soluzione, torniamo a rivederla.
È stato amore a prima vista la prima volta, quindi la seconda volta possiamo dire amore a seconda vista. Fantastica, mille miglia oltre tutte le altre. Non c'è paragone, non ci sono alternative. Allora che fare? Possiamo solo cercare di contrattare sul prezzo, che era l'unico "ma" di questa meraviglia.
Com'è finita?
L'abbiamo chiamata Armadilla, storpiando al femminile il giallo spagnolo, amarillo, visto che è color oro, e anche perchè ci ricorda proprio una corazza di armadillo.

Adesso stiamo organizzando le tappe del viaggio, tra campeggi e traghetti. A metà febbraio il collaudo del gancio traino sulla Pajero, a marzo qualche prova di manovre e retro (auto + roulotte fanno circa 10 metri di carovana!!!!), ad aprile il primo campeggio di prova in Italia e poi... Sguizz, fuori dall'Italia, in missione ricognitiva.

Arrivedercisiviti!





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