lunedì 20 marzo 2017

Passeggiate nei dintorni dello Chalet TaiObe



Come trascorrere un salutare weekend dopo una settimana passata nel caos e nello smog di Milano?
Facile, facile, facile: passeggiare, passeggiare, passeggiare!
TaiObe (http://www.taiobe.it) è un'ottima base di partenza per una moltitudine di sentieri, con difficoltà ed estensione che vanno dalla breve camminata da 10 minuti nel bosco con i bambini e i cani fino agli estremamente impegnativi trekking della val Brembana, val Seriana o Valtellina.
All'interno di questo enorme range ad esempio c'è il giro della collina, da mezz'ora con passo lento in mezzo ai prati e boschi,
Oppure il famoso percorso attorno al parco del Golf dell'Albenza, noto anche come giro del parco Roccolone, ad Almenno S.Salvatore: 6 divertenti chilometri tra pianori e piccoli saliscendi, immersi nella natura, frequentato spesso sia da famiglie sia da runners.
Molto bello e rilassante anche il giro collinare da Gromlongo a Grombosco, un paio d'ore tra sentieri ben tracciati e strade di montagna, dove le auto che passano ogni ora si contano sui gomiti di un sol braccio...
Un altro percorso molto appagante è la salita al monte Canto (da non confondere con il monte Canto Alto, dall'altra parte della provincia). Circa 300 metri di dislivello, con diversi percorsi, dalla strada sterrata nel bosco ai sentieri poco tracciati sui suoi dolci crinali.


Per chi si vuole spingere più in alto, o più in lungo, c'è la salita al monte Linzone, dalla cui cima si può godere di un panorama unico sulla pianura Padana, fino a vedere il monte Rosa e anche il Monviso. Sono circa 500 metri di dislivello, un oretta circa di passo CAI, in un tradizionale sentiero di montagna, per metà nel bosco e poi su pascoli d'altura.

Ce ne sono molti altri, dalla salita ai Tre Faggi, il monte Resegone, Il Tracciolino in Valtellina, il giro del lago di Lecco, la Valsassina, la val Seriana... Insomma, tutte le valli Orobiche a portata di chalet TaiObe.










Ma anche un semplice BBQ in giardino, 40cm di dislivello, 2 metri di distanza da casa, ore e ore di allegria...




Buon Trik Trak Trek!

mercoledì 24 giugno 2015

Grexit / Grefault, ovvero GreSLAVE

Da un alrticolo del Dow Jones Newswires del 24/6/2015, a una settimana dal default della Grecia.

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...But key points of disagreement are corporate taxation, the overhaul of Greece's pension system and value-added taxes, according to the document.

For instance, Greece had planned to increase corporate taxes to 29%, but in the document creditors limited increase to 28% (quindi i creditori hanno asset in Grecia, ovvero tutti gli interessi per evitare il default).

That may cause new budget shortfalls that need to be plugged with other measures (quindi i creditori girano la patata bollente su altro:).
The Greek government has proposed increasing pension system revenues largely by raising social-security contributions from employers and limiting early retirement.
(ovvero il solito ignoto popolo)

In the document, the creditors insist on savings worth 1% of Greece's gross domestic product by next year and also call for eliminating a supplementary payment to the poorest pensioners,
known as EKAS, by the end of 2017.
The Greek proposal wanted EKAS to be phased out only between
2018 and 2020.
(ovviamente un omaggio anche per i pensionati più poveri)

The creditors also continue to insist on raising funds worth 1% of GDP from VAT, up from the 0.74 proposed by Greece.
(e quando non c'è altro, alziamo l'IVA, che è un toccasana per tutti)
...

Laurence Norman
Dow Jones Newswires

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Legalizzare la schiavitù è vietato. Praticarla senza farsi beccare invece no, come accade a tutti i reati previsti dai codici penali di tutto il mondo, che servono a incastrare solo chi non ha potenza di fuoco o potere contrattuale.

Fraternité ok, è gratis,
Liberté ok ma con la condizionale,
Egalité dipende, se hai i soldi diventa Legali-tié!

Il vero scopo di alcuni prestiti è quello di sperare che non li restituiscano così da convertirli in diritti di dominio.

'nsa bèka!


lunedì 15 dicembre 2014

Beata innocenza del piccolo...colpevole!

Oggi ho scoperto un'innovativa ricetta per sgangherarsi dalle risate.

Ingredienti:
- Prendete un cane, possibilmente anziano e con iniziali sintomi di demenza, proprio come noi.
- Abituatelo a vivere in una casa che abbia la classica porticina per animali, in modo che sia indipendente nell'andare e tornare dal giardino.
- Lasciate periodicamente alcuni calzini in giro per la stanza, in giornate apparentemente casuali, in modo che il cane capisca che sono per lui e che quindi ne può nascondere almeno uno in giardino, dove meglio crede
- Abituate il cane in modo che, quando vi recate con lui in altre abitazioni, vi segnali la necessità di uscire sfiorando delicatamente la porta d'ingresso, con quel classico e chiaro messaggio che tutti i proprietari di cani dovrebbero riconoscere.

Infornate il tutto et voilà. Di seguito il procedimento sperimentato personalmente:

Da un paio di settimane ci siamo trasferiti per necessità lavorative a Terni, in un appartamento in affitto, che ovviamente non ha la porticina per animali. Ero tranquillo in cucina quando mi è parso di sentire un rumore provenire dal corridoio, dove pensavo fosse Chen, il nostro cane. Sono andato a vedere, pensando che stesse chiedendo con la zampina di uscire, ma non ho trovato nessuno, il cane probabilmente era ancora a ronfare in camera da letto, nella sua calda culla.
Dopo qualche minuto torno in corridoio e cosa vedo? Chen con un calzino in bocca, davanti all'uscio, che stava aspettando che qualcuno gli aprisse la porta per poter uscire e sotterrare la refurtiva!

Come mi ha visto, è tornato nella culla col calzino in bocca (e la coda tra le gambe)...

Fantastico, viva Chen, piccolo inesperto ladro! Questa è la seconda volta che vieni beccato (vedi Criminale beccato a Palazzago).

Attenzione, alla terza c'è il ritiro del patentino di cane da furbo!

:-)

giovedì 16 ottobre 2014

Bitcoin deep inside

tic tac tic tac...
Frullano le idee, passa il tempo. In comune hanno il tic tac e in quest'ultima notte insonne ne ho contati troppi.



Facciamo il punto: il Bitcoin è passato da una valutazione di circa 100$ a pezzo a 1000$ in un mesetto, poi a marzo la discesa fino agli attuali 400$. In mezzo è arrivato il primo botto, che avevo subodorato già nel precedente post "Bicoin e caffè": la prima grande pseudo-banca di Bitcoin è saltata per aria, forse grazie a un simil-Madoff, facendo svanire con un click qualcosa come 900 milioni di dollari (forse stanno ripartendo, forse sono ripartiti, boh...). Non è stato nemmeno così difficile craccare la banca, è stato lo stesso creatore a prendere il sacchetto dei bit e andarsene una sera in punta di piedi, senza nemmeno lasciare la mancia!

Sarebbe dovuta essere la morte dei Bitcoin ma invece nisba. Solo un crollo del cambio, dovuto ai soliti fuggi fuggi, ma tutte le istituzioni hanno perseverato, spingendo per la moneta virtuale.

Quali sono i reali vantaggi e quindi il destino di questo BitMetallo?

E' come una carta di credito, posso girare il mondo con una password e un token di riconoscimento per spendere ovunque. Come una carta di credito, appunto.
E' come denaro contante, completamente anonimo, quindi posso anche comprarmi merce che è meglio che non venga rintracciata. Come denaro contante, appunto.
E' come un diamante, quasi impossibile da intercettare nelle più disparate transazioni internazionali, come un diamante, appunto.
E' come una transazione di valute estere sul Forex, oscilla in funzione di un mercato che è poco prevedibile ma anche poco sicuro da illecite manipolazioni, come lo furono i tassi europei oggetto di scandali bancari, proprio come una valuta estera, appunto.

Ma i veri vantaggi dei BitCoin, quelli per cui vale la pena convertire i nostri risparmi in questa grande operazione, li apprezzeranno solo le organizzazioni clandestine, grandi o piccole che siano. Nessuna tracciabilità, in tempi utili, e facilità di trafugamento. 

La prima qualità, la non tracciabilità, sarà molto comoda ai delinquenti tradizionali: droga, armi, prostituzione, pedopornografia, delitti su commessa e via così, avranno una notevole semplificazione sulla loro retribuzione. 

La seconda qualità, facilità di trafugamento, sarà invece apprezzata dai giovani delinquenti, quelle organizzazioni hacker che hanno ormai penetrato tutti i sistemi informatici del mondo, anche di quelli che producono e rivendono sicurezza a terzi. Questi pirati stanno solo aspettando con tutta calma l'arrivo di una nuova gran bella succulenta BitBanca, che  sia leggermente più resistente a quell'anacronistico furto di hard disk perpetrato a marzo in quella bancucola da due soldi, che ha resistito giusto poco più di una stagione. Che tristezza...

Stanotte mi sono aperto un conto bitcoin in una delle recenti nuove BitPromesse e ho pure acquistato e attivato un account di generatori di Bitcoin, per estrarre qualche rimanente BitMoneta dal BitSottosuolo informatico. Mi ci vorrebbe un secolo per recuperare sufficiente BitMoneta utile per qualche acquisto decente, così ho voluto anche provare un cambio tradizionale euro/bitcoin, giusto per gasarmi di possedere anch'io 30€ in Bitcoin.

Per ora ho capito che le transazioni di conversione da altre valute verso Bitcoin sono tutte tracciate, con email o codici fiscali, e non c'è verso di ripulire denaro sporco, escludendo l'oscuro DeepWeb. Resta il fatto che i 13 milioni di Bitcoin già circolanti, per un valore indicativo di 4 miliari di euro, sono totalmente anonimi. 
I proventi da plusvalenze finanziarie dovute al cambio sono oltretutto esenti da imposizioni fiscali, e anche questo è allettante e non è da sottostimare.

Per finire, si deve considerare che il destino dei nuovi Bitcoin si fermerà a quota 21 milioni di pezzi, non uno di più visto che è tassativamente cablato nel protocollo di generazione, e ciò renderà la valuta ancor più appetibile e ricercata.E quando la domanda cresce e l'offerta è limitata il prezzo...

Nel dubbio, quindi, incettamocene alcuni in questi tempi 'poco' sospetti, per i freddi inverni...

BitCiao

martedì 14 ottobre 2014

Allenamenti creativi - 2




[100 parole, tema carillon, osservatore esterno]
Fantastica-mente
Per la piccola Katerina era arrivata l’ora dei sogni. Prima di coricarsi, l’attendeva il fiabesco rituale.
Si accomodava sullo sgabello, mentre la madre caricava il carillon. La fanciulla dava il via con gli occhi poi si spalancava lo scrigno delle sue fantasie. Non sempre la stessa bensì un ininterrotto viaggio fantasioso, proseguendo da dove si interrompeva il giorno prima, allo scadere della sonata.
Immaginava il suo futuro da adulta, riflettendosi nella ballerina rotante del portagioie. Si vedeva volteggiare leggiadra, in melodici mille colori sonanti. Innumerevoli spasimanti l’avrebbero accompagnata in fastosi galà, nel mondo fantasticamente reale.
Sogni, insostituibili alimenti della vita.



[100 parole, tema carillon, osservatore neutro]
Stoffa scadente
Il novilunio aveva dipinto una stanza pesta ma il ladro avanzò spedito. La nebbiolina davanti alla pila era gas soporifero residuo, iniettato dal lucernario. L’altro marrano gli era incollato dietro, come un’ombra, con la testa in continua ricerca. Una pausa, sulla porta dell’immensa alcova, poi si avviarono verso la specchiera, dove spiccava un piccolo scrigno, luccicante. Qualche attimo, due sguardi e poi lo scoperchiarono.
La bambolina fosforescente, accompagnata dal terrorizzante carillon, scaraventò indietro il predone, che investì il compare come una valanga. Franarono con una tal fanfara che si svegliarono in mille, tra cani e luci.
Fuggirono, traditi dall’atavico istinto.



[100 parole, tema carillon, osservatore interno]
Renéide
La festa terminò, saziandomi di splendidi momenti. Riponendo le perle, il carillon volle aggiungere anche il suo ricordo, riportandomi all’incontro col mio René.
“Katerina, senza pari questa sera, una leggiadra farfalla danzatrice. La prego, voglia accettare questo umile dono, cosicché possa vantarmi che siete custode del mio cuore.”
Io, inesperta, rimasi muta, infuocata di giovane imbarazzo.
Scoprimmo insieme il mondo.
Vivo ancora con lui, nei ricordi e nelle mie fantastiche ipotesi di cos’altro avremmo condiviso se il destino non avesse bussato così prematuramente alla sua porta. Nessun rimpianto, continuo a collezionare ricordi per quando potrò condividerli nuovamente con lui, nell’eternità.



lunedì 29 settembre 2014

Allenamenti creativi - 1

Solamente
Lo rividi qualche ora più tardi alla stazione tre, ma questa volta il luccichio fu tragicamente chiaro. Detriti spaziali, miei!
Uno tsunami di panico. Compresi la lieve fuga di ossigeno, negligente sottostima.

La base mi telegrafò l’unica opzione: “Jade, corri, fiondati nella tuta ed esci, il sole sorgerà tra poco e giocherà con la tua miccia gassosa.”

Scaraventato il manuale, rincorsi litri di acido lattico nel labirinto. Spensi il cervello e mi aggrappai alla testardaggine dei muscoli supplicanti.
Stanza. Tuta. Casco. Portellone.
No, guanti!
Portellone.

Fui risucchiata dal vitale sole, specchio del silenzioso incendio mortale.
Avanzai saltellando, tremolante.
E viva.


[100 parole, tema della speranza, osservatore interno]

venerdì 23 maggio 2014

Giro di boa, boia che gira

Italia - Turchia - Italia
Siamo oltre la metà della meta, sia per il quando che per il dove. Il relax c'è, ma ancora di più la sorpresa. Sorpresa di trovare una nazione molto diversa (in positivo) dall'aspettativa e dai ricordi.



Pensavamo di sentirci a disagio, in parte spaesati e magari "fuori luogo", troppo lontani per tradizioni e costumi da quelle stereotipate abitudini occidentalizzanti a cui siamo abituati e nelle quali addormentiamo le nostre fantasie.
Invece no, assolutamente no.
Ricordavamo una Turchia di Istanbul e dei suoi piccoli paesini di periferia, fatti di minuscole case, strade sterrate e ristrettezze varie di vent'anni fa, ma abbiamo constatato che ormai possono solo rimanere nei nostri ricordi.
Un'evoluzione rapidissima se confrontata con i nostri tempi di reazione ed evoluzione. Noi a Bergamo abbiamo impiegato 25 anni per completare la nostra piccola tangenziale a due corsie, e forse una decina per l'ospedale nuovo. In Turchia in 25 anni sono riusciti a costruire / ricostruire un'intera nazione, partendo da quasi zero. E stanno ancora macinando evoluzione, a ritmi per noi impensabili.
Infrastrutture, strade, autostrade, tunnel, palazzi, interi quartieri e addirittura intere città, sfruttamento del turismo, sfruttamento dei siti di interesse storico, sfruttamento intensivo agricolo...
Il governo è intervenuto di forza su tutte le piccole vecchie e pericolanti periferie delle città espropriando il terreno in cambio di un appartamento del nuovo mega palazzo che poi avrebbe costruito. In questo modo ha dato uno slancio enorme al volando dell'edilizia / economia del paese.
Viaggiare in auto in Turchia è un sogno, che noi forse riusciamo a vedere solo in A4 a Ferragosto.
Avevamo aggiunto alla nostra assicurazione il rischio cristalli perchè avevamo letto una vecchia recensione che diceva che le strade erano spesso sterrate e il rischio sassi lanciati dai mezzi era elevato.
Che idiozia: non abbiamo mai trovato una sterrata e quasi sempre 2, 3 e anche 4 corsie sulle strade statali. Per ora hanno pochissime autostrade, ma del resto oggi non servirebbero granchè: traffico ridottissimo, corsie multiple ovunque...
I servizi di manutenzione, dalla nettezza urbana alle aiuole, dal controllo sull'edilizia a quello del traffico, sono impeccabili. Noi in Sicilia l'anno scorso ci siamo vergognati di essere così italianamente incapaci di disorganizzare i criminali per ottenere almeno un servizio "accettabile" di ritiro dell'immondizia (non parlo di differenziata, solo immondizia indifferenziata) ed evitare le umilianti etichette che gli stranieri ci regalano.
Tutti gli interventi turchi sono mastodontici, progettati con cura e con le ultime tecnologie e certamente ben supervisionati dagli enti governativi.
Sul quotidiano locale "DAILY SABAH" del 22/5/14, in lingua inglese, c'era una pagina intera con un articolo tipo "coltellata in pieno cuore", che tradotto diceva circa così: "Perchè la Turchia ha così tanto da imparare dall'Europa sulla governance scadente". Sarà anche stato un giornale di parte, ma il confronto sui fatti e sulle prospettive noi l'abbiamo toccato con mano.
La Turchia vorrebbe entrare nell'UE, ma noi speriamo che ciò non accada e che prosegua la sua strada indipendente, almeno per qualche decina d'anni ancora, così almeno potremo espatriare in una nazione realmente rivolta al cambiamento, sebbene ci siano anche qui ancora delle grosse spine. Ad esempio la libertà di pensiero e di stampa, che loro sembrano non avere, per caso noi l'abbiamo? E' vero, noi possiamo guardare tutto su youtube ed il loro governo oggi non lo permette, ma è sufficiente per dichiararci italiani liberi? Ma abbiamo analizzato bene i nostri mass media? E gli assalti ai vari G8? E gli assalti NoTAV? E le contromosse delle forze dell'ordine? Sarebbe questa la libertà che abbiamo? Liberi di fare guerre?

La democrazia non mi è mai piaciuta perché è il modo migliore per non fare nulla. Può andar bene nei periodi di pace e di prosperità, ma in guerra e nei periodi delle scelte difficili io preferirei azzardare una dittatura.
Si, lo dichiaro apertamente: rinuncerei ad una parte della mia "libertà" in cambio di maggior probabilità di successo. Del resto è da quando hanno inventato i gruppi sociali (credo tra si possa datare tra il periodo degli scimmieschi e quello degli eretti) che questa strategia funziona: l'intero gruppo delega il potere ad "1" capo, nel bene e nel male. Se il capo opera male, si sostituisce con forza, altrimenti rimane e gloria ed onori.
I greci (forse) che hanno inventato il sistema democratico probabilmente cazzeggiavano troppo o il periodo era fertile per architettare questo ottimo sistema per progredire in pace, oppure si sentivano tutti troppo intelligenti (o furbi) per rinunciare al potere e alle posizioni privilegiate. Non lo so, però il periodo e le condizioni al contorno non sono le stesse di allora e oggi mi sembra che questa democrazia abbia parecchi punti deboli, che stridono con la realtà di questo mondo globalizzato.
Non possiamo credere che funzioni un sistema democratico con mille regole per salvaguardare tutti quei bei princìpi che vorremmo mantenere, e poi dimenticarci di agire per evitare che gli stessi delegati ci derubino o, ancor peggio, non accorgerci che le mille regole che abbiamo voluto sono estremamente dannose se non vengono ratificate e rispettate da tutte le nazioni e permettiamo a quelle che non le seguono di rubarci il lavoro perchè come conseguenza loro costano meno di noi. O siamo idioti oppure abbiamo interi salami sugli occhi al posto delle solite due fette.

Nella nostra terra di Mordor sospetto che sia troppo tardi. Abbiamo iniziato molti anni or sono a svendere strategia, per pochi soldi che finivano in mano a pochi privati che non reinvestivano adeguatamente in altrettanta strategia, a quei paesi oggi "emergenti". Gli stessi che ora ci stanno sorpassando e ci compreranno a molto meno del prezzo che loro hanno pagato in passato per emergere.

Bah... mi sa che a lungo andare l'occidente tornerà al solito super-collaudato ultimo tentativo di ribilanciamento dello status: la guerra.

Buona camicia a tutti, da Kas è tutto!


Un saluto anche da Chen, il capitano quad-pede della nave che affonda, chiamato anche "piccolo Schett"



lunedì 21 aprile 2014

Tour-chia, triario di viaggio 1

A volte un filmato vale più di mille parole?

L'abbiamo scampata in barba a Monti (Mario) inarrivabili, Draghi (Mario) inferociti, attraversato Mari(o) infestati da mille e mille e mille (3 mila) chimere infernali.
Hanno tentato di sviarci, dirottarci, impaurirci, sabotarci e anche torturarci, ma noi non abbiamo mollato. Alla fine celabbiamofatta! Siamo EU-spatriati fin sotto l'Olimpo, per chiedere finalmente agli Dei...
...informazioni sulla strada per continuare verso l'ignoto oltre l'ignoto!

Ecco il primo filmato della tribanda!

Alla prossima, e in bocca alla balena che lecca il lupo che la nonna di cappuccetto rosso mangiò!


martedì 15 aprile 2014

Abisso 13 Il fondo - 2014 DWOP Flag Nomination Contest

Sfida lanciata, sfida raccolta, sfida indolenzita...

Come potevamo rinunciare a filmare con la nuova GoPro la discesa al fondo (circa -300m) della tanto cara (e assai faticosa quanto stretta) grotta LoBG 3588, nota da sempre come "Abisso nella galleria Livello Morra a Dossena", ma che per gli intimi è nota come "ABISSO 13"?
Quale migliore occasione per  la nostra 2014 DWOP Flag Nomination Contest?

Di seguito i link al filmato: Intero, oppure diviso in Parte 1 e Parte 2 per chi avesse limiti di visualizzazione massima a 15'. Tutti rigorosamente semi-raw con audio originale (v.m.14).
Per finire la foto dei due intrepidi, risorti per la Flag Nomination Contest...

La palla agli altri DWOP...


lunedì 7 aprile 2014

Turching, ovvero Tracking Turchia

Grazie al mio dwoppamico Sbambi, che mi ha prestato il suo dovelizzatore, ho configurato la pagina per tracciare ogni singolo pixel (ops, metro) del ns. prossimo turcotour.

La pagina di localizzazione dei ns. spostamenti è questa: TaiObe Turching dovelizzatore

Sperom...

mercoledì 2 aprile 2014

Windows eXPired?

Ma che ghiotta occasione!
Neanche i Maya avrebbero potuto schedulare meglio questo prossimo evento congiunturale:
Crisi economica globale, imprese economicamente e finanziariamente strozzate (leggi ancor meno di pochi soldi), ciclo di vita di XP praticamente terminato (leggi niente più security patch al sistema operativo).

Chi potrà mai trarne beneficio? Microsoft non molto, visto che i soldi sono pochi e l'aggiornamento hw+sw del parco aziendale sarebbe un inutile quanto derogabilissimo costo. Non credo che da Pasqua in avanti ci sarà un corri corri all'upgrade. Il sistema globale non ha sicuramente all'ordine del giorno una valutazione degli impatti dei futuri mancati security update.

Vogliamo vedere se una folta schiera di hacker,cracker e nipotini vari sono in trepidante dolce attesa che mamma Microsoft smantelli realmente la truppa su XP per mollare le briglie ai cavalli pazzi che si intrufoleranno in ogni XP rimasto vivo? Dovremmo prepararci, noi restii a cambiare XP, a convivere con una nutrita serie di finte patch, illecite e malandrine, che diverranno simbionti col nostro PC.

Oppure no?

Qualcosa mi dice che arriveranno i primi segnali, prima deboli e poi sempre più forti, finchè il mercato non sarà disposto a pregare (leggi forse pagare?) mamma Microsoft per allungare ancora un pochino la vita a XP. Giusto ancora un paio di respiri, il tempo per rinsavirsi dagli shock e procurarsi qualche fondo di fondo di fondo di fondo di botte per comprare un nuovo pc W8, che puntualmente poi genererà la solita trafila di imprevisti aggiornamenti software a cascata per le solite cause di "incompatibilità".
Insomma, dall'obsolescenza programmata non abbiamo scampo. O l'incudine o il martello, ma sempre botta ci tocca!

Nel frattempo ecco il nuovo software di viaggio (ops, volevo dire programma di viaggio...) della comitiva Tai, Obe ed il saggio tripede, Chen il grigionero

https://www.dropbox.com/s/k1dc90nglms7trc/caravan_tour.pdf






lunedì 17 marzo 2014

Gelato gusto plein air

Finalmente siamo pronti. Assicurazione, gancio, bollo, voglia.
Sabato 17 marzo, prima uscita ufficiale con l'Armadilla per la coppia di solitari.
Destinazione ovunque, durata quanto basta, percorso random, purché che si esca a far pratica.
Prima di noi, ad arrivare al rimessaggio sono i ns dubbi: le bombole del gas ci staranno nel gavone? Io le cambierei e prenderei quelle più basse ma più larghe. Io no. Io si. Io no. Io si. Io no...
Appena arrivati ovviamente proviamo a razzo le bombole: evviva, ci stanno! Buon segno.
Mhhhh.
Forse.
Gasati di questa prima importante vincita morale, ecco arrivare la seconda sfida: attaccarla al gancio traino dell'auto.
Facile, solitamente, peccato che è stata parcheggiata in discesa e l'auto è pure di traverso in leggera salita. Molla il freno a mano dell'Armadilla, tira il freno, molla, tira, molla. Ruota, spingi, spingi, spingi, spingi, ssssppppp ok, ferma!
Agganciata, pronti, 1 2 3 stella! Via, si parte!
Crik, crok, crik, crok. Lo stabilizzatore nuovo ci delizia di croccheggianti ma poco rassicuranti scricchiolii, ma sappiamo benissimo che è normale (almeno così dice il simpatico venditore).
Prima tappa, parcheggione li vicino per far pratica di manovre in retromarcia. Proviamo entrambi alcune volte. Effettivamente in retro è un casino: se lei tende a sterzare il culo verso destra, per correggere non devi girare il volante a sinistra, come faresti con la sola auto, bensì a destra! Controintuitivo al 100%.
Immaginate i casini ed i commenti. Sembravamo fantozzi al cubo.
Noooo, devi sterzare a sinistra! Si, così. Vai. No, no, ferma! Ho sbagliato, mi sono confuso, dovevi sterzare a  destra! Accidenti, torna avanti e ricomincia daccapo.
Noooo, devi sterzare a sinistra! Si, così. Vai. No, no, ferma! Ho sbagliato ancora, mi sono confuso, dovevi sterzare a  destra! Accidenti, torna avanti e ricomincia daccapo.
Noooo, devi sterzare a sinistra! Si, così. Vai. No, no, ferma! Ho sbagliato ancora, mi sono confuso un'altra volta, dovevi sterzare a  destra! Accidenti, torna avanti e ricomincia daccapo.
Avremo sbagliato 3 o 4 volte di fila, sempre nello stesso identico modo e facendo sempre le stesse manovre errate di correzione. Due imbecilli spatentati... 
:-( 
:-) 
Finite le prove in retro, la maggior parte fallimentari, prendiamo l'autostrada, direzione EST...di Giava
Oltre al crik e crok, arrivano però anche i primi groan dallo stomaco e subito ci siamo fermati in Autogrill ( proprio in versione "Singuegn").
Panino veloce e brooom ancora verso EST, alla ricerca di altri Km di rodaggio, e di un'altra piazzola per salire finalmente sull'Armadilla, per controlli, sistemazioni e...godercela in tutta la sua e nostra intimità.
Ci fermiamo a Desenzano, ovviamente zona TIR visto che superiamo i 10m di carovana. Che emozione!




Sistemazioni varie, prova fornelli, stufa, frigorifero. Tutto procede bene e respiriamo già aria di casa. Finiti i lavoretti ecco che arriva il vero relax time: gelato seduti nella dinette!
Anche se era un normale cornetto industriale, solita marca, ci siamo veramente gustati ogni istante di questo stop. Rimarranno tutti scolpiti in questi bit (finchè Google vorrà). Veramente godurioso: gelato al nuovo gusto plein air, in vendita solo nelle migliori fantasticherie di strada.
Certo, non è sicuramente un gelato low cost: tra ticket A4 e benzina, il gelato ci è costato molto più di una coppa del nonno in piazza S.Marco, ma volete mettere? Il confronto non regge proprio! (e poi la coppa del nonno non mi piace)
Post goduria inizia il rientro e, da veri piloti fighi ed esperti trainatori (dimensioni auto 1,9m x 3,9m, larghezza roulotte 2,3m x 6,5m), arriva l'idea del secolo: esco un paio di caselli prima, così faccio anche pratica di strade di paese.
Appena usciti tolgo lo stabilizzatore, perchè il crik e crok aveva troppo del macabro e passare lentamente in paese con quei rumori non sarebbe stato piacevole per il ns. spirito. E poi senza la scritta Fam.Addams non avrebbero capito.
Ad ogni modo: Giammaipiùpiù uscire alla cieca!
Uscita Palazzolo, con passaggio in centro al paese, e anche per quel malefico ponticello microscopico sull'Oglio, costruito in vera strizza d'acciaio, verde speranza di passare: probabilmente la roulotte si è ristretta anche lei quando ho trattenuto il fiato alla curvetta finale (si, proprio così, un ponte curvo!!!!)... Fiuuuuuuuuuu, passati per un pelo di cammello tibetano!
I primi 150 Km di rodaggio sono andati. Adesso ne faremo magari ancora un paio simili e poi il grande tour a Pasqua: 5420 Km pianificati di roulotte (e circa altrettanti di sola auto), 60 notti, 175 ore di guida con traino e con Chen appresso.
Chissà quante ernie in omaggio.
Rattle rattle, ewwiwa ewwiwa!


sabato 15 marzo 2014

Criminale beccato a Palazzago

Finalmente una storia criminale a lieto fine grazie alla perseveranza e caparbietà delle forze di giustizia. Anche a Palazzago possiamo quindi tirare un sospiro di sollievo. Dopo 14 anni di indagini, 470 ore di appostamenti, un'innumerevole quantità di interrogatori, è stato possibile incastrare una delle più grandi organizzazioni criminali di tutti i tempi, al confronto della quale la mafia e la 'ndrangheta sono solo dei ragazzini che rubano caramelle.
Si stimano diversi milioni di criminali affiliati a questa organizzazione, talmente segreta che non si conosce ancora nemmeno il nome.
L'indagine che ha permesso il colpo di svolta delle indagini si è conclusa a fine febbraio di quest'anno, quando fortunatamente uno degli investigatori ha notato un dettaglio fondamentale legato alla refurtiva. Non possiamo approfondire i dettagli in quanto ancora precettata e con il segreto d'ufficio, ma sappiamo per certo che è stato un banale errore di tempistica di uno dei criminali a determinare la riuscita dell'operazione.
Grazie alla tenacia degli investigatori, ormai stremati dopo anni di indagini senza risultati, è stato possibile non solo recuperare prontamente parte della refurtiva, nascosta in attesa di chissà quale utilizzo o destinazione, ma anche individuare con certezza pressoché assoluta uno dei principali ladri della zona.
Processato per direttissima, è stato però rilasciato subito in quanto, incredibilmente, non è stata sporta denuncia dalle vittime del furto. Si sospetta così una qualche forma di ricatto, magari morale, ma non avendo prova alcuna non è stato possibile trattenerlo. 
La refurtiva è stata analizzata e poi restituita ai legittimi proprietari, che hanno così potuto chiudere una dolorosissima ferita.

Di seguito mostriamo la refurtiva ritrovata in un nascondiglio di fortuna, creato dal criminale proprio nel giardino dell'abitazione delle vittime, e, più sotto, il criminale in primo piano, che non si dichiara assolutamente colpevole, ribadendolo con un fragoroso e chiarissimo BAU.

Anche il caso dei calzini vedovi, uno dei misteri più misteriori di sempre, è stato finalmente risolto. Evviva !







giovedì 20 febbraio 2014

BitCoin e caffè

Bitcoin, che bella invenzione. Sembra di avvicinarsi sempre di piú al futuro dei film di fantascienza. Che bello, riusciremo a pagare senza l'utilizzo dei soldi reali. Wow, sarà come usare la carta di credito ma con il vantaggio che... che... che...
Che cavolo di vantaggi ha il Bitcoin per chi deve andare a far la spesa all'Esselunga?
Boh, peró sono certo che lo scopriró e non ne potró fare a meno, come il telecomando del televisore.

Non sono esperto di Coin ma di Bit ho accumulato un pochino di esperienza e nella mia visione non mi sembra che siano molto sicuri da custodire. I migliori hacker sono riusciti a beffare anche le aziende simbolo della sicurezza, per pochi soldi o giusto per il gusto della sfida, figuriamoci entrare in depositi di Bitcoin presso una qualsiasi FortKnoxBundesKrak...
Anzi, ho proprio il sospetto che i marpioni stiano proprio cercando di vendere questo meccanismo a quante piú istituzioni possibili in modo da diffondere sempre piú fiducia nella sua inviolabilitá prima di sferrare quelle che saranno le piú grandi rapine del millennio.

Pensiamo anche a che bel fianco scoperto per attacchi terroristici verso i paesi tecnologicamente piú progrediti. Un esempio? Immaginiamo che questo Bitcoin si diffonda capillarmente negli USA come principale moneta di scambio, dalle operazioni home fino all'industria. Tutto girerebbe con valuta elettronica, stabile in termini inflazionistici e super sicura. Verrebbero creati conti correnti, depositi, mutui, transazioni tutti in Bitcoin.
Immaginiamo ora che una delle piú grandi banche venga hackerata e derubata di tutti i Bitcoin. Molto probabilmente i ladri non riuscirebbero a spenderli tutti perché una delle prime reazioni sarebbe quella di dichiarare nulli tutti quei Bitcoin rubati. Ma facendo cosi il terrorista avrebbe centrato l'obiettivo di bloccare una grande istituzione e di conseguenza anche tutte le altre che hanno con questa rapporti e transazioni. E cosi tutto il paese rimarrebbe congelato in una crisi senza precedenti. I Bitcoin non potrebbero essere rimpiazzati con serie nuove e funzionanti se non al termine di lunghissime indagini ed autorizzazioni straordinarie da parte di super enti di controllo...
Crack. Una nazione che si ferma anche solo di qualche giorno arriva al crack...

Mi auguro che il Bitcoin venga fermato presto, come tutte le insane mode tecnologiche degli ultimi tempi che ci stanno esponendo a potenziali impatti negativi sempre piú devastanti, in termini di gravitá ed ampiezza.

O forse non dovevo bere il caffè per cercare di far passare il mal di testa...

BitBoh...

sabato 8 febbraio 2014

Armadilla!

Correvo a piedi scalzi nella notte, inseguendo un criminale ricercato da mezzo mondo, con una pistola puntata nel buio. Attimi di adrenalina e acido lattico, un mix di droghe potentissime per il cervello, ormai sempre piú annebbiato. Le gambe avrebbero retto ancora pochi minuti, il fiato solo pochi istanti. Finalmente ecco la semiombra umana sul fondo del prato. Pronto a prendere la mira, tra un passo e l'altro ma a sperare piú nella fortuna che non nella bravura. Ancora qualche secondo.
Driiin drin!
Driiin drin?
Cosa ci fa un telefono che suona in fondo ad un prato, di notte, durante un inseguimento armato?
Ahhhh, il criminale non era altro che la pizza superfarcita della sera prima, che si faceva sentire a suo modo... Fiuuuuuuu, non devo uccidere nessuno, non c'è nessun criminale, era solo un sogno.

A colazione parliamo di un altro sogno, andare a vivere all'estero. Ci accompagna ormai da anni e da quando siamo tornati dalla Sicilia ci siamo resi conto che i "piccoli" problemi da risolvere sono in realta dei macigni. Chen, il nostro fantastico geriatrico tibetan terrier, e i nonni, il cui futuro ci auguriamo sia pieno di gioia e di assistenza "ridotta". Anche il pesce pagliaccio fa parte di uno dei piccoli problemi, visto che l'highlander non ne vuole sapere di raggiungere i parenti, nonostant i suoi almeno 15 anni di vita acquatica con noi.
Ci viene allora un'ispirazione per un compromesso: prendiamo un camper o una roulotte e ce ne andiamo qualche mese a sondare il terreno nei paesi "papabili" a portata di auto, alias Turchia e isole greche per iniziare. Cominciamo ad elencare pro e contro di questa nuova avventura, ma troviamo solo i pro, quindi partiamo alla grande ad esaminare offerte, mercati, fino a decidere di fare un salto dal rivenditore vicino, con gia l'Idea della roulotte, che ci garantisce maggior libertà di spostamento in loco rispetto al camper. Visioniamo alcuni usati ed altri nuovi, anche camper, giusto per non farci mancare qualche altra opzione. Ormai il vaso è sgretolato, non solo aperto. Parte cosi un'indagine di mercato di tutto rispetto ed andiamo a visionare quasi tutto il campionario lombardo.
Troppo piccola, troppo grande, troppo costosa, troppo sbagliata... Poco funzionale, poco maneggevole, poco capiente, poco rifinita, poco resistente...
Le mappe degli arredi si susseguono in un tetris di forme, alcune trite e ritrite, altre stravaganti ed impossibili.
A fine indagine arriva il colpo di scena: ne abbiamo viste talmente tante che facciamo fatica a ricordare e capiamo subito che i ricordi si miscelano spaventosamente, creando delle rappresentazioni di modelli mai visti.
Ci focalizziamo allora sui 2 o 3 modelli realmente papabili, filtrando ed eliminando tutte le altre. Di quelle rimaste, alla fine, abbiamo dei dubbi su come era fatta una delle prime visionate, che avevamo sempre tentuto come termine di paragone quando avevamo valutato le altre. Non c'è soluzione, torniamo a rivederla.
È stato amore a prima vista la prima volta, quindi la seconda volta possiamo dire amore a seconda vista. Fantastica, mille miglia oltre tutte le altre. Non c'è paragone, non ci sono alternative. Allora che fare? Possiamo solo cercare di contrattare sul prezzo, che era l'unico "ma" di questa meraviglia.
Com'è finita?
L'abbiamo chiamata Armadilla, storpiando al femminile il giallo spagnolo, amarillo, visto che è color oro, e anche perchè ci ricorda proprio una corazza di armadillo.

Adesso stiamo organizzando le tappe del viaggio, tra campeggi e traghetti. A metà febbraio il collaudo del gancio traino sulla Pajero, a marzo qualche prova di manovre e retro (auto + roulotte fanno circa 10 metri di carovana!!!!), ad aprile il primo campeggio di prova in Italia e poi... Sguizz, fuori dall'Italia, in missione ricognitiva.

Arrivedercisiviti!





mercoledì 13 marzo 2013

Non comprendo

Va bene, va bene, anche bere un bicchiere d'acqua sembra semplice e banale e invece implica un preciso coordinamento di parecchi muscoli da parte del cervello. Però bere un bicchiere d'acqua è comunque ritenuto da tutti un'operazione facilissima e senza intoppi.
Balle ! È solo l'esperienza accumulata in anni e anni di bevute che la rende semplice. I bambini piccoli si ingozzano, cade il bicchiere, si versano l'acqua addosso, etc. Col cavolo che è semplice...
E avvitare un dado su un bullone ? Cosa può andare storto ? Nulla.
E una ghiera su un tubo ? Lo stesso ? Nooooo ! Un finimondo ! In idraulica due oggetti filettati non portano mai ad un'operazione semplice e a prova di idiota come lo sono io.

Già elencare i problemi dovrebbe insospettire che Mrs sfiga è nascosta dietro lo stipite. Abbiamo lasciato casa che funzionava tutto e bene, da anni e poi ci ritroviamo di colpo con il rubinetto della lavatrice che perde acqua, quello del gas in cucina che puzza di gas, il lavello e la lavastoviglie da sostituire ovvero rifare gli allacciamenti e lo scarico.

Per fortuna che il limite della mia pazienza è alto e non mi sono lasciato abbattere dalle precedenti esperienze in idraulica "fai da me".
Già nel 2000, quando abbiamo traslocato, l'idraulica mi aveva perseguitato. Ricordo ancora i tentativi di collegare la presa d'acqua del wc, durato un paio di giorni, oppure il posizionamento del lavabo, per il quale sono stato costretto a rifare 3 volte per azzeccare l'altezza giusta che andasse bene per lo scarico, il carico, le zanche, i vecchi fori e balle varie. Anche il bidet si era messo contro, così come lo scarico a muro plurisiliconato (altro che PIP).

Pensavo di riuscire un giorno a dimenticare quei tentativi di addomesticare la canapa e il silicone, ma invece vedo che continuano a perseguitarmi...

Tutto è iniziato con la lavatrice. Visto che ce ne stavamo andando per qualche settimana, perché non chiudere il rubinetto per sicurezza ? Errore gravissimo. Non toccare mai ciò che funziona !
Plik, plik, plik, plik... Goccia ! Ovviamente non subito, ma solo dopo essere usciti di casa ! Lago...

La sera che sono tornato ho cercato tra gli scatoloni dei vecchi pezzi ed ho trovato un rubinetto a 3 vie. Uno per il collegamento a muro, uno per la lavatrice ed uno... Da chiudere con un tappo. Bene, 3 avvitamenti, ognuno con canapa e silicone. Stringi, stringi, stringi, apri acqua e....
Plik, plik, plik, plik... Goccia !
Dal tappo femmina in ferro zincato, grande come un mostro, scende una goccina.
Provo di nuovo a stringere di piú, al massimo della mia forza. Riesco a fare ancora un mezzo giro.
Pl.. Evviva, non gocciola più. Però così il rubinetto è sottosopra e l'allacciamento alla lavatrice con il suo acqua stop non va bene. Intanto non perde e visto che non devo usare la lavatrice lascio tutto così. La prossima volta che torno per collegare la cucina, andrò a Leroy e prenderò anche un diverso rubinetto...
Tai vs idraulica 1-2

Per il gas non ho pezzi in casa, quindi chiudo il rubinetto principale per sicurezza... Unico problema: non funzionerà la caldaia, che avevo programmato per mantenere una temperatura minima... Vabbè

Dopo un paio di settimane sono tornato, pronto per sistemare tutto. In casa ci sono 10 gradi e per il primo giorno avevo programmato anche l'intervento di manutenzione annuale della caldaia. Il tecnico è passato, ha sistemato tutto, compresa una piccola perdita d'acqua da una guarnizione...
Nel mentre mi ero fatto l'elenco del materiale da acquistare al Leroy. Rubinetto per lavatrice, rubinetto per gas. Per lo scarico del lavandino e per gli attacchi lavastoviglie e miscelatore invece avevo già tutto, in parte smontando dal vecchio lavello ed in parte come pezzi sfusi in vecchi scatoloni...

Pronti, partenza, via !

Inizio con il lavello. Il sifone in dotazione con il nuovo lavello non ha possibilità di essere ispezionato. Decido di montare uno che avevo in casa, il classico con la boccia svitabile per la pulizia dei detriti. Avvito tutto, non serve canapa o slicone, sono ghiere di plastica e guarinizioni. Per lo scarico gioco con qualche curva e poi riesco a trovare la sequenza giusta che mi permette di collegare tutto. Evviva. Provo a far scendere un secchio d'acqua e non sembra perdere.

Passo quindi agli attacchi delle mandate. Per acqua calda mi basta un tubo flessibile prolunga, del vecchio lavello. Per quella fredda devo interporre un rubinetto per la lavastoviglie. Silicono, canapo, stringo e poi faccio aprire l'acqua.

Plik, plik, plik, plik... Goccia !
Stringi stringi stringi
Plik, plik, plik, plik... Goccia !
Stringi stringi stringi
Pl.. non goccia piú !
Se avessi avuto una chiave dinamometrica sarebbe sicuramente andata fuori scala

Passo alla lavatrice
Cambio il rubinetto e metto quello nuovo, convinto che il problema fosse dovuto al pezzo "vecchiotto".
Avvita, stringi, stringi...
Plik, plik, plik, plik... Un fiume, chiudi chiudi chiudi nuovamente l'acqua...
Stringi stringi stringi
Plik, plik, plik, plik... Goccia !
Stringi stringi stringi
Plik, plik, plik, plik... Goccia !
Più di così non riuscivi a stringere ! Panico !
La perdita era non tra il rubinetto ed il tubo nel muro ma a metá del rubinetto stesso, come se fosse difettoso... Stringo meglio un dado intermedio simil-tappo che c'era dietro e la perdita si ferma. Evviva
Passo allora a collegare il tubo della lavatrice e...
Aarrrggghhh... È di una dimensione diversa ! Il tubo è più grosso... Noooooooo...
Non ho in casa degli adattatori, ma sono sicuro che esistono e quindi lo prenderò al Leroy, tanto devo ritornarci il giorno seguente...
Al Leroy l'adattatore non c'era, cosí ho preso un nuovo rubinetto, questa volta della dimensione giusta. Nel frattempo chiedo pietà al commesso e mi faccio dare qualche dritta su tutte ste perdite. Scopro che esiste un comodissimo nastro teflon al posto della canapa e silicone e lo prendo, sicuro che con questo nastro non ci saranno più problemi.
Torno a casa e cambio il rubinetto. Smonta, rimonta, avvita, stringi e apri l'acqua...
Un fiume d'acqua esce dal muro. Chiudi chiudi chiudi
Stringi stringi stringi
Plik, plik, plik, plik... Fiume !
Non posso stringere più di così e il teflon l'ho messo... Sob
Pensa, ripensa, provo a togliere il rubinetto e a interporre un manicotto prolunga, pensando che il filetto del tubo nel muro fosse troppo corto e con passo troppo diverso da quello cromato del rubinetto. Avvito il manicotto e poi ancora il rubinetto. Apro l'acqua...
Plik, plik, plik, plik... Goccia !
Stringi stringi stringi
Pl.. Non goccia più, evviva.
Avvito il tubo della lavatrice e non perde. Ok, è finita...
Avevo la divisa della croce da lavare, quale miglior prova ? Metto la divisa e faccio partire la lavatrice. Parte, fiuuuu...
Dopo 3 minuti: bip bip bip...
Un messaggio sul display: rubinetto chiuso ?
Nooooooo! Eppure il rubinetto era aperto e vedevo scendere acqua... Sob
Provo a svitare il tubo per vedere se è ostruito da calcare. Svito da entrambi i lati e rimuovo anche la griglietta metallica che filtra. Rimonto e rilancio...
Bip bip bip...
Apro la vaschetta del detersivo e spero che sia per la montagna di detersivo vecchio, che rimuovo. Rilanciando non fa più bip, ma mi sa che tornerà a perseguitarmi...

Torno a ricontrollare il lavello per essere certo: plik, goccia ! Noooooooo!
Decido di sostituire il rubinetto vecchio della lavastoviglie con uno nuovo e cambio anche la canapa con il teflon.
Rimonto il tutto e...
Plik, plik, plik, plik... Goccia !
Stringi stringi stringi
Pl.. Non goccia più, evviva.
Riprovo lo scarico, riempiendo tutta la vasca e non ci sono perdite, è quasi finita. Dovrei cambiare il rubinetto del gas, ma in due giorni che sono in casa non ho più sentito odore di gas, quindi meglio non toccare.
Nel frattempo la caldaia va in blocco, nonostante il tecnico passato per la manutenzione. È tornato un secondo tecnico, che ha ricambiato un paio di guarnizioni che il primo tecnico aveva cambiato ma rotto nello stringere. Mi dice che è tutto sistemato.
Prima di portar via tutti i miei attrezzi, ricontrollo sotto il lavello: gocce sul fondo, nooooooooooo...
Controllo da dove scende la goccia, ma non scende da nessun tubo, sono tutti asciutti!
Verifico meglio e vedo una perdita dal troppo pieno, in cima, dove il tubo si avvita al lavello
Uffa, smonto e verifico la guarnizione, sembra rigata, così la cambio con una identica che avevo. Rimonto il tutto e riprovo spruzzando acqua nel troppo pieno. Non perde più. Pulisco il fondo del lavello, chiudo tutto, metto via tutti i miei attrezzi e finalmente mi lavo le mani, è finita.
Prima di riempire la cucina riguardo sotto il lavello
Noooooo, ancora gocce!
Controllo e questa volta dalla guarnizione del comando di chiusura del sifone, sembra avvitato male... Svito, centro e riavvito
Provo e riprovo, e non scende più nulla. È fatta, ho veramente terminato.
Sistemo tutto e rimonto i cestelli del sottolavello, inserendo le 4 pattumiere.
Chiudo e...
Non si chiude! La boccia che ho usato picchia contro le pattumiere!
Non ci posso credere, devo montare per forza il sifone originale. Smonta la boccia, monta il sifone, cambiando ovviamente le giunture degli scarichi.
Stavolta le pattumiere passano.
Chiudo e provo a scaricare acqua. Solo un paio di gocce, ma stringendo meglio una ghiera sono sparite anche quelle.
Nel frattempo la caldaia si blocca ancora, ma di sabato i tecnici non lavorano...

Il giorno dopo non perdeva nulla e siamo partiti distrutti, soddisfatti di non aver ceduto ma sopratutto consapevoli di non capire un tubo !

Spero solo che il gas non stia perdendo...

Tai






mercoledì 6 marzo 2013

Accumulatori

Sarà tutta colpa delle fluttuazioni quantistiche ?



Queste oscillazioni caotiche, sono veramente caotiche ed imprevedibili come vuole la teoria o semplicemente siamo noi che non abbiamo potenza di analisi e calcolo sufficienti per dedurre regole e costanti ? Sono quasi certo che la domanda non avrà risposta utile per me, almeno per qualche prossima manciata di microsecondi. Se il fluire fosse ritmico sarebbe prevedibile e certi meccanismi nati dalla pressione della selezione naturale potrebbero essere ben diversi. Forse mi sbaglio ma l'invenzione della "batteria" e di tutte la stirpe di accumulatori consimili forse sarebbe inutile o magari avrebbero capacità ben dosate e limitate, di molto inferiori alle attuali. Gli accumulatori servono per i momenti di carestia e sono un'invenzione tanto semplice e geniale quanto diabolica per i suoi effetti dirompenti sull'ecosistema.
Forse Satana non ha colpe, ma la parola diabolica lascia quel retrogusto tannico che rende bene la vastità degli impatti negativi.
Questa osservazione sugli accumulatori nasce da un'analisi sugli sprechi in natura. Prima ancora di valutarne i pro e contro mi chiedo cosa sia spreco. Come definirlo ?
Spreco è forse un fluire di energia da un livello più positivo verso uno più negativo senza che venga assorbito e sfruttato (e convertito) da un qualche processo intermedio ? Mhhhh.... Se così fosse o tutti i processi sprecano oppure tutti non sprecano. L'energia non viene mai creata ne distrutta, fluisce sempre e semmai viene convertita la sua forma. Quindi il transito verso la massima entropia è in atto sempre, indipendentemente dai tentativi di fermarla e lo spreco complessivo è quindi totale perchè prima o poi l'universo arriverà alla sua massima entropia. Cosa succede dopo è fuori da questa analisi e non porterebbe ad alcun giovamento.
D'altronde se la massima entropia non distrugge l'energia allora non c'è alcuno spreco in nessuno dei processi intermedi, nemmeno quando bruciamo una banconota da 50 euro.
Allora lo spreco può solo essere un concetto relativo e quindi deve essere sempre valutato all'interno di un ristretto ambiente analitico con ben determinate premesse.




Fatta questa premessa vediamo se riesco a costruire una qualche baggianata.

Parliamo allora di flussi economico-finanziari e vediamo di inquadrare gli "sprechi". Asdrubale, noto imprenditore brianzolo, figlio di imprenditori, nella sua fabbrichetta ha 10 operai per costruire sedie artigianali. Li paga 10 euro all'ora netti (ovvero il dipendente infila nel portafoglio 10 euro l'ora) e tolti i costi, materie prime, luce, riscaldamento, tasse e tutto ciò che vi viene in mente, l'imprenditore guadagna 100 euro l'ora netti, ovvero 10 euro l'ora di guadagno per ogni dipendente.
Bene, ogni dipendente scambia il proprio tempo (operaio) ed alcuni dei suoi diritti "umani" (es. subordinazione) in cambio di denaro per soddisfare alcuni dei suoi bisogni, primari e non.
L'imprenditore scambia una sua "ricchezza" precedentemente accumulata e/o ereditata (investimento) ed il suo tempo (imprenditore) in cambio di una possibile maggiore ricchezza.
La natura della vita obbliga a costruire processi discreti tutto attorno a sè. Non è possibile lavorare 1 microsecondo per acquisire microdenaro per comprare ed ingerire 1 microgrammo di carboidrati, proteine, etc., così come non è possibile lavorare ininterrottamente senza dormire, etc. E' ovvio, anche se non proverò a dimostrarlo, che i processi discreti offrono una migliore efficienza grazie a fattori di riduzione dei costi dovuti alle economie di scala dei processi. Anche l'economia di scala è una bella invenzione tanto semplice quanto diabolica, ma questo post parla di sprechi, non di economie di scala.

Quindi torniamo a noi: abbiamo un dipendente che piglia 80 euro al giorno ed un imprenditore che piglia 800 euro, sempre al giorno. Entrambi sono costretti ad accumulare temporaneamente questa ricchezza, ovvero questa energia. La chiamo energia perchè il denaro non è altro che una delle tante forme di energia. Anche lui muove parecchio...

Come può sprecare denaro il dipendente ? Comprando film in DVD ? In alcolici ? In sigarette ? Nel gioco d'azzardo ? Uffa, come cavolo può sprecare i suoi soldi ? Niente di tutto questo è spreco oppure tutto è spreco. Mhhh... Forse comprando sigarette che però butta nella spazzatura senza fumarle ? mmmhhh... Regalando soldi per strada, magari ai semafori ? Comprando 10 rose al semaforo e poi regalandone solo 1 alla fidanzata ? Comprando 10 kg di pane dal fornaio, che con grande fatica li produce di notte ma mangiandone solo 1 kg e buttando gli altri 9 a concime nei campi ? Niente, non riesco a trovare uno spreco. Tutto fa parte del processo che alimenta il mondo del lavoro. Ogni spreco in realtà è utile a qualcuno. Il fornaio dei 10 kg di pane ovviamente è ben felice di vendere 9 kg di pane che finiscono buttati, così il giorno dopo ne vende altri 10 e con i guadagni può comprarsi i DVD o mandare la figlia a studiare in imprenditoria alla furboni...




E l'imprenditore ? Forse lui che ne ha di più di soldi accumulati magari riesce a sprecarli ? Mi sa che nemmeno lui riesce a fare molto. Potrebbe organizzare feste ed invitare ricchi imprenditori, in parte per divertirsi e magari in parte per fare PR e marketing per altro business. Potrebbe pagare un catering per 1000 persone ed invitarne solo 10 e buttare il resto nell'immondizia, ed i dipendenti del catering ne sarebbero felici e molto avvantaggiati (sopratutto l'imprenditore del catering), quindi anche qui non sarebbe uno spreco.

Forse lo spreco è quando facciamo del male contro un Dio e le sue leggi ? Ma bene, male e un Dio non sono economia e finanza e li lasciamo ad altri post. Rimanendo sulla terra direi quindi che non ci possono essere sprechi se non nell'unica azione legata all'accumulo.

L'accumulatore è forse il vero ed unico "spreco", in senso lato, in questi processi discreti, perchè sprecano la potenzialità dell'energia che accumulano invece che farla defluire e far girare a pieni giri il motore della vita (e dell'economia-finanza).
Chi accumula ovviamente lo fa perchè è evidente la grande utilità dell'accumulatore in questi processi discontinui. Senza accumulatori noi non saremmo vivi. Lo stesso corpo animale funziona ad accumulatori e questo principio è nato proprio dalla pressione naturale che Darwin, forse per primo, ha bene enunciato.

Proviamo a limitare la capacità degli accumulatori ? Invece di avere 1000 enormi accumulatori di denaro nel mondo potremmo averne 7 miliardi piccoli ? Paghiamo i lavoratori 20 euro all'ora invece di 10 ?
In tal caso la capacità totale sarebbe sempre circa la stessa e comunque gli attuali 1000 proprietari degli enormi accumulatori penso che non siano inclini...
Se procediamo con la forza e distribuissimo uniformemente l'energia di questi 1000 accumulatori otterremmo sicuramente un "deprezzamento" dell'energia in essi accumulata, dovuto all'altra grande legge dell'inflazione e della legge universale della domanda e dell'offerta. Avremmo una grossa perdita di efficacia dovuta ad una rivalutazione automatica della forza energetica dell'accumulato e comunque il problema non sparirebbe, verrebbe solo ridistribuito su più entità.



Niente da fare, non possiamo fare nulla. Il massimo è fare come hanno fatto sempre gli esseri viventi: lottare contro tutti per cercare di avere maggiori probabilità di sopravvivere in questo modo di risorse limitate, seppur grandi.
Tutto è esauribile e tutto quindi è destinato a salire di prezzo e destinato ad essere carente. L'unica arma è quella di attrezzarsi con buoni accumulatori belli carichi ed erogare energia alla bisogna, senza esagerare con troppa o troppo poca erogazione, anche perchè si vive una volta sola e, cosa ancora più impattante, prima o poi si muore.




Queste sono le prime baggianate: prima o poi forse ne aggiungerò altre sull'argomento...

TaiTan

sabato 2 marzo 2013

Triario 2-3-13

Triario di viaggio


Datastrale 2-3-13 (-14 ovvero ho perso il conto...)



Forse è una luce ? Si, si, in fondo al tunnel: è una luce ?
Se è una luce è molto distante o molto fioca. Però potrebbe anche essere...
Facciamo qualche conto e vediamo se può essere veramente la fine del tunnel.

Dopo un mese posso stimare di aver rubato ai rovi alieni circa il 40% del territorio "puro alieno", quello impressionante ma veloce. Il rimanente 60% è zona difficile, quella occupata sia dai rovi alieni che dai barbalberi mutanti e le armi a mia disposizione sono poco efficaci. Se uso Rudra riesco a sbrindellare i barbalberi ma vengo fermato dai rovi sulle mani. Se uso lama 2tg curva vengo fermato dai barbalberi, troppo grossi per la lama. Se uso la nuova arma mix, ovvero una mini-Rudra al posto della 2tg riesco ad uccidere tutto, ma divento stradiladilentissimo e comunque l'inclinazione del tagliente rispetto all'impugnatura è controproducente ed anch'essa poco efficace. Per guadagnare terreno devo armeggiare con molta pazienza con la 2tg curva e finire di tranciare con la strangolatrincia piccola. Una lentezza...
Teoricamente ne avrei quindi per un altro paio di mesi, se sono fortunato.
Poi la luce ? No, non è finita.

Poi c'è l'edera mandragola da uccidere, quella che soffoca le piante amiche. Oggi ho provato con la strangolatrincia grossa su alcune piante. Mediamente le mandragole sono grosse 5/6 cm di diametro, ed è molto faticoso ucciderle. Ce ne sono alcune grossissime, anche 12/15 cm e per quelle solo Rudra può risolvere...
Stimerei grossomodo circa 30', compreso di avvicinamento e fuga. Le piante con l'edera mandragola saranno circa il 3%, quindi equivalente a circa 1' di impegno sul 100% della popolazione.

Poi ci sono sempre i barbalberi mutanti da recuperare con Rudra, scala, strangolatrincia grossa e piccola. Per questo recupero stimerei circa 1h, compreso lo squoiamento dei mutanti atterrati, ma senza la loro rimozione e pulizia dei resti, che è un lavoro a parte. Sia che si tritino sul posto sia che si spostino e si smaltiscano altrove direi altri 30'. I barbalberi da recuperare sono circa il 10%, quindi il tempo equivalente é di circa 9' di impegno sul 100% della popolazione.

Poi ci sono da strangolatrinciare i barbalberi che sono adesso in produzione di bombe arancio, che sono quasi 1/10. Calcolando circa 15' a barbalbero, arriviamo a circa altri 2' sul 100% della popolazione.

Rimozione manuale dei rovi alieni dai barbalberi "recuperabili" sono circa 1h. Stimo che siano circa 1/10' quindi altri 6' sull'intera popolazione.

Posizionamento rete anti-legor librivori su ogni tronco vivo, circa 30'. I tronchi da proteggere sono circa 1/5, perché gli altri 4/5 non sono per loro commestibili. I più attaccati sono meli e ciliegi perché gradiscono moltissimo la loro la corteccia "tenera". Riferito all'intera popolazione l'impegno é quindi di circa 6'

Escludiamo dal conteggio dettagliato quei lavori una tantum di consolidamento delle trincee: paline indicatrici, numeratori piazzole, pali e corde corrimano, recupero e posizionamento materiali, etc. Saranno 200h ? Facciamo un mesetto, giusto per arrotondare per difetto.

Vediamo quindi di sommare quanto stimato:
Un paio di mesi per lo sterminio totale dei rovi alieni.
Un mesetto per i lavori una-tantum
24' di lavori vari per ogni albero. Arrotondiamo a 30' per sicurezza...

Sembrerebbe la luce e poi la fine del tunnel...

Ma una domanda dovrebbe emergere più di tutte: quanti alberi ci sono ?
Gia, è importante, perché 30' sono pochi se anche gli alberi sono pochi...

Stabiliamo:
n = numero di alberi
t = 30' lavoro per singolo albero
sr = 2 mesi di sterminio dei rovi
ut = 1 mese lavori una tantum
dtun = durata del tunnel

Abbiamo quindi:
dtun = n * t + sr + ut

Purtroppo la luce che sembrava una luce non é LA luce...
Sarà solo un riflesso immaginario, perché n=2400 e quindi dtun > 8 mesi !!!



... e non ho nemmeno contato l'orto e la raccolta dei frutti...


Taitan

venerdì 15 febbraio 2013

Triario 15-2-13

Triario di viaggio


Datastrale 15-2-13 (0, ovvero Day 25)


Ce ne sono migliaia e migliaia. Incutono una quasi paura, profonda, un senso di impotenza. Mi sento come un granello di sabbia che vuole ribellarsi all'oceano per scacciarlo sulla luna...
La cruna dell'ago potrebbe essere un portone e il cammello passerebbe con tutta la famiglia, nonni compresi, in confronto a ciò che si intravede a Ovest.

Terra Ovest deve essere riconquistata, per l'onore, la gloria, e tutte le sciocchezze che possono aiutare a non scappare.

Sorretti da centinaia di giganteschi obelischi, incredibilmente massicci e alti, molto alti, altissimi. In lontananza ne ho visti alcuni alti 9000 e forse più. È evidente che sono mutanti, tant'è che sorreggono un numero spropositato di dardi sterilizzati e sterilizzanti.

Ho pensato e ripensato come potevo combatterli. Ho viaggiato oltre i confini, per raggiungere il saggio artigiano samurai della reale corte di Aci. Mi ha istruito sulle antiche tecniche e infine mi ha onorato consegnandomi l'arma. Distruzione totale è la sua missione, leggera, fulminea, esplosiva. Cattiva, molto cattiva. Forgiata da onorevoli samurai Shindaiwa, quasi 3kg di peso, ma si tiene anche con una sola mano in caso di combattimenti al limite della sopravvivenza.

Ha un unico intarsio sul fianco: 320 e di seguito una sigla, TS, per ora oscura. Manico rosso sangue e nero morte. Nessun altro colore sarebbe stato più adeguato...

Per il suo colore e la morte che porta, la chiamerò Rudra, in onore di Shiva, e che Hara mi possa aiutare nei momenti più duri.

L'altro ieri l'ho provata, non ho resistito. Mi sono recato ai confini della Terra Ovest e ho cercato un mostro isolato dal gruppo e poco armato, per provare Rudra. Mi sono avvicinato, ero carico e desideroso di sterminare i mostri. L'ho tolta dal suo fodero speciale, obbligatorio durante il trasporto per evitare di frantumarsi le gambe.
Mi sono avvicinato. Era un gruppetto di mostri, saranno stati 5 o 6. Non erano dei più grossi e lunghi, ma facevano paura.
Ho acceso l'arma per scaldarla e dopo un paio di minuti ho provato a spegnerla e riaccenderla più volte per essere certo che non mi lasciasse a piedi proprio mentre sarei stato a pochi centimetri dai mostri. L'arte artigiana samurai era perfetta, si accendeva subito, così mi sono lanciato e sono salito dai mostri.

Il primo mostro non si scorda mai. È crollato a terra dopo la sferzata di Rudra, che l'ha trapassato come fosse burro sotto una Katana.

Li ho atterrati tutti, con grande soddisfazione. L'unico problema l'ho avuto a terra, a causa della mia poca dimestichezza nel movimento a singola mano: un mostro, nonostante morto ed a terra, è riuscito a far fuoriuscire la catena dalla sua guida. Si, la catena, quella che serve per scorticare i mostri, è uscita dalla guida mentre ne stavo scorticando uno moribondo. Questi mostri sono veramente molto pericolosi in combattimento e dovrò prestare sempre molta attenzione.

La catena l'ho sistemata in un paio di minuti, nessun problema, normale manutenzione dell'arma...

Per sicurezza ieri sono andato dal mio mago Merlin per farmi forgiare uno unico casco speciale per proteggermi dai mostri mutanti, dai rovi alieni e per attenuare gli assordanti rumori delle armi durante i combattimenti.

Ecco sotto come combatterò settimana prossima contro i barbalberi mutanti...